LA CHIAMAVANO B2
Nel giorno in cui Federico Bernardeschi si giocherà la grande occasione di centrare la convocazione al prossimo Europeo in Francia, il suo amico Khouma El Babacar ha rilasciato una lunga intervista al Corriere Fiorentino soffermandosi a parlare su una stagione che lo ha visto protagonista più di bassi che di alti. Il giovane talento made in Italy e l'eterna promessa che fatica ad affermarsi nel grande calcio. La chiamavano B2, adesso sono solo Baba e Berna.
Il senegalese proverà a convincere Sousa dopo che il portoghese lo ha messo da parte a causa di un atteggiamento nel corso del campionato che non è piaciuto per una spiccata indolenza. Il suo futuro, dopo il rinnovo faraonico in estate, è quanto mai in bilico. Un po' per il costo dell'ingaggio in rapporto con quanto fatto sul campo un po' per le offerte che potrebbero arrivare soprattutto dall'estero. Contro la Sampdoria si giocherà probabilmente l'ultima possibilità di restare a Firenze e di proseguire un'avventura ormai lunga quasi un decennio.
Il 'fratellino d'Italia' Bernardeschi invece è in rampa di lancio sotto ogni punto di vista. Prima ha conquistato Sousa, poi l'Italia, nel prossimo futuro proverà a conquistare l'Europa. Anche per lui la prossima estate sarà comunque movimentata visto che tutti i club più importanti del Vecchio Continente lo seguono da vicino. Prima però c'è da conquistare una maglia azzurra e magari anche un posto in Champions con la Fiorentina. Un doppio obiettivo difficile ma non impossibile. Un doppio obiettivo che, tra l'altro, potrebbe fare impennare il suo valore fino a ben oltre i 30 milioni.
Una B2 dei tempi moderni che potrebbe separarsi nonostante la grande amicizia. Baba e Berna, due storie simili alla radice, diversissime nella crescita e con una grande incognita nel futuro.