L'UTILE E IL DILETTEVOLE
Questa Fiorentina piace un po' a tutti. Non tanto per l'importanza del suo potenziale, beninteso, quanto per la concretezza del gioco espresso. E la gara contro l'Udinese ne è stata la riprova: i bianconeri si sono chiusi puntando fondamentalmente sulle ripartenze, rendendo così la vita difficile alla squadra di Pioli, la quale però non si è persa d'animo ed è riuscita nel secondo tempo a portare a casa i tre punti.
Questo grazie alla rete di Benassi, certo, ma senz'altro anche per merito di una giocata sopraffina di Federico Chiesa che, scucchiaiando, ha trovato un varco che ha poi portato al definitivo sigillo dell'ex Torino. Una giocata bella, divertente, quanto mai determinante. Il tutto sotto gli occhi di papà Enrico, sicuramente entusiasta dei giganteschi passi in avanti fatti dal figlio negli ultimi due anni.
E non solo dal punto di vista fisico, poiché è sempre bene sottolineare come il classe '97 sia cresciuto molto sotto questo profilo (normale conseguenza dell'età ma soprattutto del duro lavoro), bensì anche sul fronte della mentalità. Chiesa ha, infatti, acquistato dimestichezza nel calibrare le proprie forze, non trovandosi più a dover rifiatare nei minuti finali. Non per nulla l'assist per Benassi è arrivato al 77'.