L'ULTIMA OCCASIONE
Sulla carta, almeno per Maxi Olivera, doveva essere la stagione del rilancio. Certo non cominciata bene, tutt'altro, ma comunque da giocarsi con il neo arrivato Biraghi accolto con inevitabile scetticismo. Tutte storie teoriche, portate via dal campo e dal campionato dove invece la crescita dell'ex Pescara è stata pressochè costante. Tanto che per l'uruguaiano praticamente non c'è mai stato spazio.
Colpa anche di qualche occasione lasciata per strada durante il cammino, come capitò a Ferrara contro Spal quando la sua prova da titolare non lasciò un segno nell'1-1 finale agguantato da Federico Chiesa. E del resto per il poco spazio trovato dal suo arrivo, a gennaio, non sono mancate le offerte per Maxi. Il Cagliari inizialmente ostinato pretendente per accontentare il tecnico Lopez, e successivamente il Genoa senza escludere gli inglesi del Nottingham Forest.
Trattative poi non perfezionate per cifre che non tornavano, per tempi stretti, per la delicatezza di un ruolo sul quale nè Corvino nè Freitas se la sentirono di andare a cercare alternative considerate all'altezza. Adesso che Biraghi dovrà saltare il Crotone per squalifica, per l'uruguagio si riaprono le porte del campo e a giudicare da quanto ha raccontato sin qui la sua storia in viola se non sarà l'ultima vera grande occasione per lasciare un segno poco ci manca.