(L'OBBLIGO DI) SFRUTTARE IL CALENDARIO
Se l'intento, al di là di tutto, era comunque quello di pararsi davanti al gruppo e difenderlo, più o meno, Vincenzo Montella in qualche modo c'è riuscito. D'accordo, la foto di Neto che zittisce i tifosi non è passata inosservata, al pari del confronto Pizarro-DDV che vi abbiamo raccontato su queste pagine (LEGGI QUI), ma tutto sommato nelle ultime 48 ore, della squadra, se n'è parlato in proporzione minore rispetto al dibattito su Montella.
Forse perchè proprio quegli sberleffi divenuti il pomo della discordia sembrano oggi aver creato un solco (e avrebbe poco senso allargalo a tre gare dalla fine e con il quinto posto da difendere) o forse perchè, appunto, l'allenatore ha saputo alzare uno scudo sul gruppo con le sue parole. Ma adesso è soprattutto il campionato, e il calendario, a non regalare alla Fiorentina nessuna ulteriore attenuante.
Perchè pur con tutte le fatiche di un'annata infinita, pur con tutte le scorie di una stagione di per sè complessissima e se vogliamo pure sfortunata, e pur con tutte le ferite ancora aperte per gli ultimi incidenti, la Fiorentina sulla carta resta più forte di Parma, Palermo e Chievo (la prima notoriamente già retrocessa e le altre già salve). E ha tutto per portare a casa il risultato del quinto posto.
Tre squadre che, con tutto il rispetto, i viola possono tranquillamente affrontare e battere, per non soffrire patemi d'animo sul finale di stagione quando ogni risultato è possibile. Lo impone la classifica, di fatto la squadra da lunedì non avrà più alibi, e in questi tre appuntamenti non si potrà sbagliare. Altrimenti più che in calo, la Fiorentina avrà chiuso la stagione sbracando. E non sarebbe bello.