L'ITALIA CI GUARDA

10.04.2011 17:45 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Ma. Go.
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FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Se, come detto in precedenza, il lunch game della 32ma giornata del campionato di Serie A, che ha visto la sofferta ma importante vittoria della Juventus sul Genoa, rende ancora più ardua la corsa dei viola verso l’ultimo posto che potrebbe valere l’Europa, i risultati delle gare conclusesi poco fa affidano alla Fiorentina un compito pesantissimo, quello di arbitro del campionato. Dopo la vittoria ottenuta ieri dall’Inter, anche il Napoli, infatti, ha dimostrato, espugnando il “Dall’Ara”, di volersi giocare fino in fondo le proprie chances per la conquista del titolo di Campione d’Italia, raggiungendo provvisoriamente il Milan in testa alla classifica.

Oltre all’altra metà di Milano, quindi, stasera ci sarà anche il numerosissimo popolo azzurro a tifare per i ragazzi di Sinisa Mihajlovic nella sfida contro i rossoneri. Una fotocopia di quanto avvenne un anno fa in occasione dell’incontro tra i viola ed un Inter impegnata allora in un entusiasmante testa a testa con la Roma.

In quell’occasione alcuni media della Capitale temettero la possibilità di un “inciucio” tra gigliati e nerazzurri, anche perché pochi giorni dopo Toscani e Lombardi si sarebbero nuovamente affrontati nelle semifinali di Coppa Italia. La Fiorentina smentì tutte le malelingue pareggiando per 2-2 con i futuri campioni del mondo. E fu forse quella anche l’ultima grande prestazione sfoderata dalla Fiorentina targata Cesare Prandelli.

Stasera gli unici dubbi che interisti e partenopei potranno nutrire saranno legati alle scarse motivazioni dei viola, visto che la Fiorentina non avrebbe assolutamente niente da guadagnare da un eventuale successo del Milan. Ma tali motivazioni siamo sicuri saprà darle Sinisa Mihajlovic. Che non solo ha ammesso di vivere la gara con i rossoneri come un vero e proprio derby, ma ha la possibilità di scacciare definitivamente il fantasma del proprio illustre predecessore sulla panchina viola, ripartendo proprio da dove quella Fiorentina tracciò una riga su un suo importante pezzo di storia.