L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI BADELJ

16.11.2017 10:33 di  Tommaso Bonan   vedi letture
L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI BADELJ
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© foto di Federico De Luca

Salvo miracoli, la Fiorentina affronterà la trasferta di Ferrara senza Milan Badelj. Non un giocatore qualunque. E - dunque - non un assenza come le altre. Perché al netto del rendimento stagionale non sempre continuo da parte del centrocampista croato, appare evidente - nei numeri - come il giocatore rappresenti per Pioli un vero e proprio caposaldo della formazione. Sempre titolare - ad eccezione di due gare -, ma soprattutto (quasi) sempre in campo per 90' minuti.

Inter e Atalanta. Badelj, come dett, in questa stagione ha saltato solo le gare contro i nerazzurri a San Siro (alla prima di campionato) e con l'Atalanta al Franchi (per squalifica), mentre nelle rimanenti 10 occasioni è stato schierato sempre titolare. E fra queste, ben otto volte è rimasto in campo fino al fischio finale. Una certezza, in sintesi, da ricondurre in primis alla sue caratteristiche tecniche, uniche all'interno della rosa, ed in secondo piano (aspetto comunque non meno importante) al fatto che proprio tra le scelte a disposizione manchi un sostituto all'altezza del compito.

Sanchez, Cristoforo, addirittura Saponara interno di centrocampo con Veretout spostato in cabina di regia. Fino all'ipotesi del cambio di modulo. Tante ipotesi, poche certezze. Così come poche sono le certezze di un futuro in viola dello stesso Badelj. Ma questo è un altro problema. O forse no.