L'EUROPA COME MEDICINA: ITALIANO PRONTO AI PRIMI ESPERIMENTI
Sabato notte, dopo il ko della Fiorentina a San Siro, le abbiamo definite come le due strade da percorrere il prima possibile. Due soluzioni per ovviare all'atavico problema del gol (appena due nelle ultime cinque sfide di campionato) dove una, però, non esclude l'altra. Cambiare l'assetto offensivo e, al contempo, guardarsi attorno per capire se sul marcato fossero reperibili risorse in grado di alzare il tasso tecnico di un reparto in chiara difficoltà sono le due opzioni che al momento hanno sul tavolo Vincenzo Italiano e l'area tecnica, chiamati a dare una scossa alla squadra e all'ambiente dopo il quarto ko nelle ultime cinque sfide di Serie A che ha fatto piombare la Fiorentina dal 3° al 7° posto (in attesa di capire cosa farà questa sera il Bologna contro il Torino).
E in attesa che la finestra invernale apra i battenti (la sensazione è che già da tempo il club abbia iniziato a setacciare possibili piste aggiuntive - o sostitutive - a Beltran e Nzola, anche alla luce degli introiti operativi di indiscusso valore certificati dall'ultimo bilancio d'esercizio), a parlare dovrà essere intanto il campo e di conseguenza Italiano, chiamato - per dirla alla Paulo Sousa - a fare le omelette con le uova che si ritrova. Il più gustose possibili, magari, dopo quelle insipide di sabato. La sfida di giovedì contro il Genk in Conference - primo match point per dare continuità al percorso europeo anche al 2024 - sembra arrivare proprio nel momento migliore, visto che il match coi belgi offrirà al tecnico l'opportunità di sperimentare qualcosa di nuovo specie in chiave offensiva, magari varando dal 1' il 4-3-2-1 sul quale nelle segrete stanze del Viola Park si sta lavorando da mesi.
Un accorgimento tattico che intanto consentirebbe di vedere per la prima volta insieme dall'inizio la coppia Beltran-Nzola (con l'argentino sottopunta) e, al contempo, di provare a sperimentare qualcosa di nuovo per tentare di aumentare il tasso di pericolosità di una squadra che, fin qui, si è rivelata oltremodo Jack&Nico-dipendente. Il dato legato al 5 e al 10 è eloquente: oltre agli undici gol dei due (oltre il 50% delle reti totali viola in campionato), la Fiorentina si conferma una squadra incapace di fare punti quando i suoi due "top" non segnano. Le volte in cui né Gonzalez né Bonaventura sono riusciti a segnare, i viola hanno regolarmente perso (senza segnare).