KHARJA NON SARÀ CONVOCATO, COL CHIEVO GARA DECISIVA
Ancora un esame per Sinisa Mihajlovic. Ecco le sue parole alla vigilia di Chievo-Fiorentina: "Una settimana difficile? Per me è cominciata bene, perchè abbiamo vinto col Genoa. L'apertura degli allenamenti era già decisa dall'inizio, poi c'è stato un problema di agibilità. Però è una cosa che continueremo a fare, per permettere di vedere la Fiorentina anche a chi non può comprarsi il biglietto la domenica. Sono contento perchè è andato tutto bene, non ci sono state contestazioni... Ho letto dello striscione a mio favore, messo in settimana (lo striscione parlava del rispetto per l'uomo Mihajlovic ndr.) Mi fa piacere, perchè io ho sempre avuto rispetto per tutti. I fiorentini sono gente leale, sincera, che ti dice le cose in faccia. E' stata una brutta immagine per i fiorentini, perchè voi non siete così. Io li ho conosciuti, ma ripeto... i fiorentini non sono questi. Mi è spiaciuto per le persone normali. La situazione sta migliorando, ma dipende anche dai risultati. Io sono sereno, spero di fare bene a Chievo, poi c'è la sosta e ci sarà tempo per preparare bene le prossime".
Su Behrami: "Behrami sta bene, domani sarà convocato. ADV? L'ho visto, ci ho parlato, ci ha fatto i complimenti. La sua vicinanza è fondamentale."
Sul Chievo: "Partita difficile, hanno due attaccanti che cercano sempre la profondità, ma se corriamo quanto loro usciranno le nostre qualità. Dobbiamo avere una mentalità da provinciale, sacrificarci l'uno per l'altro. Se facciamo così possiamo vincere perchè siamo superiori, sennò..."
Su Kharjà... "Non verrà convocato. Ci ho parlato, mi aveva detto che non lo faceva più e invece... Ha mancato di rispetto a tutti, a me ed ai suoi compagni. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo: portare la Fiorentina in Europa, così invece non si va da nessuna parte. Il responsabile sono io e gli ho detto... Rimani a casa! Se me lo chiedeva forse... E poi era giovedì, è tornato a mezzanotte e mezzo se vogliamo dirla tutta, e non alle 23,30 entro i termini stabiliti. Non si può fare avanti e indietro, e lui lo sapeva. Lo facevo anch'io a Roma, ma solo il lunedì... Poi se me lo chiedeva perchè era una cosa era urgente. Poi una precisazione... Sulla stampa è uscito che mercoledì ho portato la squadra a pranzo. Io il mercoledì, che c'è doppio allenamento, ho sempre portato la squadra a pranzo, non da ora. Quindi..."
Sulle possibilità di esonero: "Ho sempre detto...sono sereno e non mi fascio la testa. Prima del Genoa ho avuto rassicurazioni della società, io sono convinto che faremo bene. Poi, il futuro non lo so..."
Sull'alluvione di Genova: "Mi colpisce che ci siano andati di mezzo dei bambini, è incredibile che oggi succedano ancora queste cose. Poi esprimo la solidarietà per Betori ed il suo segretario. Betori lo conosciamo bene, mi dispiace davvero..."
Sui giovani... "Nastasic credo che una delle prossime partite gliela farò giocare, se mi fanno rimanere... (ride ndr.) Camporese sta facendo bene in primavera, vediamo..."
Sul ruolo di parafulmine detto da Lazzari in settimana: "Non sono stanco del ruolo che ho, quando proteggo i giocatori è perchè ci credo. Fa parte del mio lavoro, certo chi sbaglia paga. Loro lo sanno che, qualsiasi cosa succeda, io sono sempre per loro. Ho messo delle regole perchè certi comportamenti devono finire, io ho la coscienza pulita. Se rischio di pagare colpe non mie? No, sono le regole del gioco. L'importante è essere tranquilli e fare il massimo. Un allenatore rischia sempre, importante è fare di testa propria".
Su Cerci: "Lui ha avuto un problema fisico, ha l'alluce valgo e corre in un certo modo. Lui è un esplosivo, recentemente si è allenato poco e male. E' sceso di condizione. Ora sta un pò meglio, ha ricominciato ad allenarsi, resta un giocatore fondamentale per noi. Tornerà ad essere decisivo".
Sull'ambiente di Firenze visto da fuori... "Si, so che da fuori a volte non si capisce il comportamento del pubblico. Sono abituato a queste cose, e devo dire che anche da dentro non capisco il comportamento del pubblico. Io vado avanti per la mia strada, non mi importa, vediamo finchè dura. Certo questo non aiuta, creano nervosismo, subbugllo tra i giocatori. Comunque succede anche da altre parti, qui si amplifica perchè Firenze è piccola. A Roma i giocatori facevano anche di peggio, ma Roma è grande e non si sapeva. nessuno dice ai giocatori di non uscire, ma che lo facciano nel giorno giusto. Devono essere intelligenti e responsabili."