JUVENTUS-FIORENTINA, L'analisi tattica
Un arco ricco di frecce quello a disposizione di Ciro Ferrara. Tante soluzioni offensive, tante opzioni per sfondare le retroguardie avversarie. Contro la Fiorentina, senza Marchisio, il tecnico bianconero si affiderà probabilmente a Poulsen, visto che Sissoko torna dopo un lungo stop. Ecco che il mediano danese offrirebbe più interdizione ma meno spinta sulla mancina e geometrie del talento azzurro, anche se Marchionni e Zanetti saranno frenati nelle incursioni sulla destra dalla posizione arretrata di Poulsen. Felipe Melo, oltre a dettare i tempi delle ripartenze, tenderà ad inserirsi: un lavoro in più per Montolivo e Zanetti, visto che ci sarà proprio il danese a coprirgli le spalle, in caso di spinte per vie centrali.
Camoranesi tenderà molto ad allargarsi sulla destra. Cliente difficile, nello stretto, per Pasqual, anche se l'ex Arezzo insieme a Vargas cercheranno gioco forza di tenerlo basso con sovrapposizioni sulla mancina. Attenzione ad Amauri: giocherà tanto di sponda, il rischio è che il centrale si sganci per seguirlo, lasciando così spazio a Camoranesi e Diego per inserirsi verticalmente. A proposito del brasiliano: sarà compito di Montolivo e Zanetti tenerlo d'occhio. Difficile immaginare una marcatura a uomo, più facile pensare che venga riproposto il lavoro del talento di Caravaggio fatto con Gerrard contro il Liverpool: tanta pressione alta e poco spazio per manovrare l'azione. E poi Iaquinta che, tatticamente, rischia di essere l'uomo più pericoloso. Sulla destra viola si allargherà spesso Diego, per mettere Comotto in inferiorità numerica. Dovrà essere bravo Marchionni a tenere corti i due reparti, con i mediani pronti al raddoppio ed i centrali leggermente sganciati in caso di sponde di Amauri per la velocità del nazionale azzurro.