ITALIANO E LA STORIA VIOLA TUTTA DA SCRIVERE (POI TOCCHERÀ AL FUTURO)
Non è entrato nella storia ieri, fallendo per poco la decima vittoria consecutiva, ma la strada di Vincenzo Italiano (che in conferenza stampa si è detto dispiaciuto proprio di questo) è ancora spianata per entrarci a pieno titolo. I record contano eccome perché non sono facili da raggiungere e non è un caso che la serie storica di 10 partite risalga al 1958 ma quello che farebbe davvero la storia sarebbe vincere un trofeo che ormai manca da oltre 20 anni. Italiano ha portato la squadra ad un livello ottimale tanto da vincere, come detto, nove gare di seguito e il pari con lo Spezia non scalfisce certo quello che questa squadra sta facendo, con l'impronta fondamentale del tecnico.
Giocatori cresciuti ed entrati in forma nel momento clou, un gruppo che non ha lasciato per strada nessuno (neanche chi gioca poco), un attaccante sbocciato (Cabral), una difesa che, a parte lo svarione di ieri, ha trovato solidità, un modulo che sa adattarsi alle circostanze. Italiano insomma ha plasmato nel tempo e con qualche difficoltà dovuta sia ad infortuni che al Mondiale una squadra che "difende bene, attacca benissimo" che poi è il mantra con il quale si presentò a piazzale Michelangelo.
E dopo Pasqua la Fiorentina riprenderà con la difficile doppia sfida con il Lech Poznan in Conference intervallata da quella altrettanto tosta con l'Atalanta in campionato. Dieci giorni da vivere tutto d'un fiato per scrivere un altro pezzetto di storia, prima di mettere a frutto il 2-0 dell'andata di Coppa Italia e guadagnare la finale di Roma. Proprio la Coppa Italia è il trofeo da provare a mettere in bacheca, con il quale Italiano (come tutti i giocatori) vorrà lasciare la sua impronta prima di decidere il suo futuro.
Un futuro che, per contratto, dovrebbe essere ancora viola ma si sa che i matrimoni vanno sempre rinnovati con nuove promesse e un progetto di crescita continua. Con questo ruolino di marcia tra l'altro anche le big, oltre al Torino nei mesi scorsi, hanno messo gli occhi su di lui, tra cui l'Inter per il dopo Inzaghi ed occhio anche alla Roma se dovesse partire Mou.
Per ora però sia la società che il tecnico hanno stoppato le voci: "Non si può non essere concentrati nei due mesi che ci aspettano tra Coppa Italia, campionato e Conference League. Tutto il resto in questo momento conta poco" ha risposto in una intervista lunedì scorso Italiano mentre il dg Barone ha detto più volte di "non creare problemi che non ci sono" e "Il futuro di Italiano è con la Fiorentina, lui ha un contratto e noi siamo super contenti. Inutile parlare di futuro di Italiano, è il nostro allenatore, non vedo tutte queste storie inventate sul suo futuro".. Le voci di mercato restano ma fino a giugno (la speranza è fino al 7, data della finale di Conference mentre la Coppa Italia verrà assegnata il 24 maggio) le priorità viola e dello stesso Italiano sono sicuramente altre