INTRISTITI

21.03.2016 01:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
INTRISTITI
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Prepariamoci. Saranno due settimane lunghe, toste, nelle quali la presenza in azzurro di Bernardeschi difficilmente potrà bastare. Perchè dopo il secondo pareggio consecutivo nelle zone basse della classifica (l'anno scorso furono Verona e Cagliari, quest'anno Verona e Frosinone) il già traballante entusiasmo della tifoseria è adesso messo a durissima prova. I punti dal terzo posto restano gli stessi, ma la Fiorentina non può far finta che i due punti dell'ultima settimana non siano una miseria. 

Quello che era sembrato un calo mentale, o un contraccolpo dopo l'imbarcata di Roma, si è comunque rimaterializzato al "Matusa" dove il primo tempo non ha visto nè il giusto approccio nè il giusto atteggiamento. Ancora una volta si è respirata l'apatia della gara di domenica scorsa, la mancanza di fame e grinta nascosta da un possesso palla sterile ha reso gli avversari di turni un muro invalicabile, e se sotto porta manca anche quel pizzico di fortuna tutto diventa ancora più difficile.

Perchè contando i legni è innegabile che gli uomini di Sousa abbiano avuta sfortuna, ma è altrettanto innegabile che in questo momento i viola non siano propriamente quei modelli di audacia che, in genere, attirano la Dea Bendata.

Si discuterà a lungo, nel corso dei prossimi giorni, sia dell'ennesimo calo della squadra dopo un mercato di gennaio che resta sempre d'attualità a giudicare anche dalla condizione atletica generale sia di un tecnico che non sembra più in sella come qualche tempo fa oltre a quello che potrà ovviamente essere anche l'immediato futuro a cominciare dalla prossima settimana. Tutti fattori che, certamente, non faranno benissimo a una squadra che avrà ancora l'opportunità di provare ad accorciare sul terzo posto.

Certo che, a forza di abbassare sogni, pretese ed ambizioni (anche con le scelte fuori dal rettangolo del gioco) anche la squadra oggi sembra decisamente intristita. Quasi che, in un'amarissima riflessione, per una volta il comparto sportivo avesse duplicato la velocità tipica della dirigenza, in un rallentamento generale. A 360 gradi.