IN VACANZA DOPO LE LEZIONI

22.12.2012 19:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
IN VACANZA DOPO LE LEZIONI
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Le lezioni sono terminate, si può andare in vacanza. Firenze si congeda dal 2012 calcistico con gli occhi che nascondono ancora un pizzico di meraviglia. Perchè come in un crescendo musicale, la Fiorentina chiude l'annata calcistica con un nuovo picco di gioco, e di risultati. Agganciando l'Inter al terzo posto in classifica a un punto dalla Lazio seconda (vatti a fidare dela Samp e di Delio Rossi...) e infilando due vittorie esterne come non capitava da tempo e come, in genere, riescono a fare le grandi squadre destinate a lasciare il segno. 

A Palermo va in scena il Borja Valero show per tutti gli appassionati del gioco più bello del tempo, e intorno a lui si muove un meccanismo perfetto che sembra aver dimenticato persino l'assenza di Pizarro. Nei primi cinque minuti i viola impongono subito la  propria legge, fatta di gioco e manovre ragionate. Collezionando palle gol su palle gol, e arrivando al meritato vantaggio nel secondo tempo soltanto per una serie di interventi provvidenziali di Ujkani

Dall'altra parte c'è un Palermo in ginocchio, ma è indubbio che la prova odierna della squadra di Montella sia sontuosa. Una vera e propria lezione di calcio, l'ennesima, praticamente sui livelli del raid milanese a San Siro. Nel mezzo, poi, ci sono le storie dei singoli. E se su Borja sembra sempre più difficile trovare aggettivi o coniare definizioni, per Luca Toni viene in mente quel successo cinematografico degli anni'80 ("Cocoon") nel quale un allegro gruppo di arzilli vecchietti della Florida si divertiva nel ringiovanire sfruttando l'energia dell'universo, e degli alieni.

Quella, però, era fantascienza, Toni invece è reale. A Palermo gli manca solo il gol, per il resto non fa rimpiangere nessuno, tantomeno qualche bulgaro dalle idee spesso confuse. Idem Jovetic, i cui segnali incoraggianti si confermano in una doppietta che lui avrebbe voluto più rotonda con il secondo rigore poi calciato da Rodriguez. Ci sarà di certo modo e tempo per chiarire questo aspetto nello spogliatoio, anche perchè c'è da scommetterci che Montella non abbia gradito più di tanto. E, di certo, saprà il tecnico come sistemare la questione.

Gran parte del merito di questa fine d'anno da favola per i tifosi viola è suo, come di chi gli ha costruito la squadra che lui ha plasmato e generato. La Fiorentina si può davvero godere un Natale di alta classifica, sognando a occhi aperti un posto nella competizione europea che più conta. Se la prova di Palermo era decisiva, come detto dallo stesso Montella, le risposte che sono arrivate sono quelle da grande squadra. Che da gennaio, necessariamente, potrà pensare in grande anche sul mercato per non perdere un treno in partenza per la Champions League.