IN ATTESA DELLA PAROLA FINE
Il confronto tanto atteso dovrebbe avvenire oggi, nel chiuso del centro sportivo e lontano da occhi indiscreti. Borja Valero e Pantaleo Corvino nel tardo pomeriggio proveranno a vuotare il sacco, guardandosi dopo tanto tempo negli occhi. Nella speranza di trovare una via d'uscita adeguata che possa giustificare una cessione che ormai sembra alle porte e che verrà definita al più tardi nella giornata di domani (lo spagnolo da programma già oggi sarebbe dovuto approdare a Riscone di Brunico per iniziare il lavoro agli ordini di Spalletti). Che la bolgia di tifo sotto casa di Borja, che ha fatto in poco tempo il giro del mondo, abbia sortito qualche effetto?
Improbabile che possa essere così, visto che ormai l'affare tra Fiorentina ed Inter è stato definito in tutti i suoi dettagli (al giocatore è stato proposto un triennale da 3 milioni a stagione, che Borja ha subito accettato, alla Fiorentina invece circa 7 milioni di euro bonus compresi) e che l'unico motivo per cui questa trattativa si è improvvisamente rallentata è proprio perché nessuna delle due parti ha intenzione di esporsi per prima per spiegare a Firenze un addio mai come stavolta doloroso ("Non abbiamo mai messo un giocatore sul mercato" ha chiarito anche ieri Corvino all'uscita dei campini). Sta di fatto, però, che stavolta servirà mettere una parola fine in un senso o nell'altro a questa vicenda.
Anche perché a Milano l'Inter sta iniziando a spazientirsi (ma non c'è il sentore che l'affare salti) e la Fiorentina d'altro canto ha tutta l'intenzione di chiudere questo spinosissimo caso prima dell'inizio del ritiro di Moena, dove a conti fatti risulterebbe assai sconveniente (oltre che masochistico) far allenare un Borja Valero sempre più in uscita sotto gli occhi dei tifosi viola che saliranno in Val di Fassa. La parola fine, stavolta, sembra davvero dietro l'angolo.