IL VALORE DELLE PAROLE
Non bastavano le voci relative ai vari Jovetic, Cuadrado e Borja Valero. Anche l'artefice più importante della nuova rinascita viola, Vincenzo Montella, è entrato ormai decisamente nel mirino di alcuni importanti club italiani. Il valzer degli allenatori in Serie A, di fatto, è già iniziato da qualche mese (con i probabili addii di Mazzarri ed Allegri alle panchine di Napoli e Milan) e tra i principali candidati del giro di danze estive è stato fatto proprio il nome dell'attuale tecnico viola, un mister che dopo nemmeno tre anni di Serie A è già salito agli onori della cronaca non solo per il bel gioco che sa dare alle proprie squadre, ma anche (e soprattutto) per l'aplomb e la classe con cui sa gestire ogni situazione dentro e fuori dal campo.
Quello stile, per inciso, che piace tanto a Silvio Berlusconi, che sul tecnico campano ha già posato i propri occhi già dopo la vittoria del viola a San Siro e che avrebbe individuato in Montella il physique du rôle per guidare la rinascita rossonera. Una tentazione lusinghiera alla quale si abbinano quelle che provengono da Roma - che non ha ancora digerito il mancato accordo con l'ex aeroplanino nella passata estate - e da Napoli, città nella quale Vincenzo potrebbe rappresentare il proverbiale ''profeta in patria'' adatto a dar seguito al lavoro iniziato da Mazzarri. Tante, dunque, le avances per il tecnico viola, e tutte - guarda caso - in un momento decisamente critico all'interno della stagione della Fiorentina, squadra ancora in piena lotta per un posto al sole in Champions.
La posizione della società gigliata (così come quella dello stesso Montella, ribadita ieri ai microfoni di Sky) anche sul fronte tecnico è assolutamente chiara ed invalicabile: così come, nello scorso giugno, la Fiorentina ha strinto un patto d'onore con i giocatori più importanti (Pizarro, Borja Valero, Roncaglia e Gonzalo su tutti) perché rimangano in viola almeno due stagioni, lo stesso discorso varrà per l'allenatore, che infatti è legato al club di Viale Fanti con un contratto valido fino al prossimo 2014. Un tempo relativamente breve dunque. Sufficiente, però, per poter coronare da un lato le ambizioni europee della Fiorentina ma, nel contempo, a far esplodere una serie sterminata di sussurri ed indiscrezioni di corridoio che, allo stato attuale, finiscono solo per destabilizzare l'ambiente viola. Ma finché le parole avranno ancora un valore - e la Fiorentina (leggi al caso Jovetic) ha dimostrato di sapergli dare un senso - i tifosi viola possono dormire sonni tranquilli.