IL TEMPO STRINGE

01.11.2010 01:20 di  Tommaso Loreto   vedi letture
IL TEMPO STRINGE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Un punto e poco più, per la Fiorentina che al "Cibali" affronta il Catania. Un avvio di gara griffato Mutu, com'era facile prevedere, poi il calo generale. Fino a un secondo tempo nel quale a tratti, sembrava davvero che la Fiorentina si accontentasse di buon grado del punto raccolto in trasferta. Perchè poi, alla fine, trattasi comunque di risultato utile. Da collezionare insieme alle ultime recenti vittorie, che un pizzico di serenità l'hanno riportata in casa viola.

Le attenuanti, del resto, continuano a non mancare per il tecnico serbo. Se Mutu è andato ben oltre le più rosee previsioni sul suo rientro, tenendo comunque per novanta minuti e risultando (soprattutto nella prima mezz'ora) tra i più pericolosi, è altrettanto vero che ormai Montolivo gioca a scartamento ridotto, praticamente con una sola gamba, e che gente come Donadel e Gilardino, di fatto, non hanno mai potuto nemmeno lontanamente prendere in considerazione l'ipotesi di prendere fiato. Senza considerare il peso dell'assenza, ormai evidente, di Vargas.

Però...c'è un però. Perchè la Fiorentina di Mihajlovic continua a non avere per niente un'impronta che sia caratteristica di questa squadra. Fin troppo affidata alle giocate estemporanee. Senza quei movimenti corali che rendono le squadre diverse da tutte le altre. Una manovra spesso limitata alle invenzioni dei singoli. E se Santana a sinistra sembra comunque funzionare, con un Marchionni in queste condizioni, e un Cerci sempre più avulso dal gioco, non è che puoi aspettarti sussulti degni di nota in zona gol. 

Osservi la Lazio continuare a stupire e ti accorgi che, semplicemente, il gruppo di Reja in questo momento si muove con una coralità che le altre si sognano. Fiorentina inclusa. Il tempo, di per sè, stringe. Soprattutto alla luce di un novembre da incubo con un trittico che, dopo l'impegno di mezzogiorno col Chievo, presto reciterà: Roma, Milan e Juve (tutte fuori casa). Sinisa ha assoluto bisogno di farsi intendere dai suoi. E soprattutto di regalare loro un minimo barlume di gioco.