IL RUGGITO DI SUAREZ
Paulo Sousa non dirà mai che Mario Suarez è finalmente tornato. Anche perché, per permettere ad un giocatore di esprimersi nelle sue migliori condizioni (dal suo punto di vista) c’è bisogno di molto altro, oltre che all’impegno personale. Serve, ad esempio, un gioco di squadra che sappia agevolare il calciatore, è fondamentale il timing giusto oltre che la “presa decisione” corretta. Insomma, un insieme di cose. Tante, tantissime cose. È fuori discussione però che Suarez da ieri abbia fatto un notevole passo in avanti rispetto alle prestazioni offerte fin da inizio anno: certo, il Frosinone è un avversario che ha agevolato in tutto e per tutto la Fiorentina ma quel pallone intercettato dallo spagnolo a Diakitè in chiusura di tempo e poi trasformato nel 4-0 fa capire che qualcosa è cambiato. Sia nei piedi che nella testa del mediano, finalmente più libero e a suo agio nella posizione che Sousa gli ha ritagliato fin da inizio anno.
Suarez aveva sin qui raccolto numeri inquietanti: la sua ultima gara da titolare in campionato risaliva addirittura al 20 settembre scorso (vittoria per 1-0 contro il Carpi) e fino ad oggi, sempre in Serie A, l’ex colchoneros aveva messo insieme appena 228’ in quattro presenze, alle quali peraltro erano quasi sempre corrisposti voti in pagella al di sotto della sufficienza. E anche in Europa League, contro Belenenses e Lech Poznan, lo spagnolo non aveva certo brillato, specie nell’ultima gara in casa contro i polacchi contro i quali giovedì sera stavolta riposerà, magari per tornare in campo dal 1’ a Marassi contro la Samp. Il destino di Suarez dunque è arrivato ad un punto di svolta: proseguire in un’ascesa in maglia viola o cambiare radicalmente aria già a gennaio, l’ipotesi che al momento resta quella in ogni caso più percorribile (e Firenzeviola.it sotto questo aspetto vi ha raccontato di una forte apertura dell’entourage del giocatore ad una cessione, una strada questa per la quale potrebbe optare anche la Fiorentina stessa, che dal mercato di gennaio potrebbe ricavare gli introiti sufficienti per garantire a Sousa l’acquisto di un centrale di livello e di un mediano). Se son rose, dunque, fioriranno.