IL PATRIMONIO PIÙ GRANDE
E' stato al centro della critica per mesi e mesi. Adem Ljajic e la sua scazzottata con Delio Rossi. Adem Ljajic e il suo futuro che l'estate scorsa sembrava dover essere lontano da Firenze. Così non fu, perché Montella decise di puntare su di lui, mettendosi contro molte persone, che avrebbero voluto il suo addio dopo i fattacci di Fiorentina-Novara del maggio 2012. Ad un anno di distanza però, tutto è cambiato. Dopo un avvio di stagione in sordina, con i problemi sottoporta che rischiavano di allontanarlo sempre di più dalla Fiorentina, nel girone di ritorno Ljajic si è preso la squadra sulle spalle, mettendo a segno 10 reti che hanno permesso alla squadra di Montella di lottare per la Champions League fino all'ultimo minuto del campionato.
E come spesso accade in queste occasioni, il giovane serbo di Novi Pazar, è finito sui taccuini di moltissime squadre europee, Milan su tutte, e con il suo contratto in scadenza nel giugno 2014, la Fiorentina non è certamente in una posizione forte dal punto di vista di un suo possibile rinnovo. Ecco perché la società gigliata dovrà probabilmente fare uno sforzo economico per riuscire nell'intento di far prolungare il contratto ad Adem Ljajic, per evitare che si possa arrivare ad un nuovo caso Montolivo. Con Ramadani a fare da tramite tra la Fiorentina e il numero 22 viola, la trattativa non sarà facile, ma la società gigliata non potrà certo farsi scappare un giocatore di questo calibro a parametro zero.
Quest'anno sarà Jovetic a lasciare Firenze, e con i soldi che la Fiorentina ricaverà dalla sua cessione, Pradé e Macia daranno a Montella i tasselli mancanti per la squadra della prossima stagione. Il Napoli farà lo stesso attraverso la cessione di Edinson Cavani, perché con l'autofinanziamento imposto dal Fair Play finanziario sarà così che dovranno comportarsi le squadre che non hanno molti introiti legati al merchandising. Se Ljajic dovesse continuare sulla strada intrapresa nelle ultime giornate del campionato appena concluso potrebbe diventare il patrimonio più importante per la Fiorentina del futuro. Un motivo in più per trattenerlo, oltre a quello legato al campo, perché il giovane serbo è diventato un punto fermo della nuova Fiorentina targata Vincenzo Montella, e il prossimo anno potrebbe essere quello della sua definitiva consacrazione.