IL NUOVO TRA I PALI
Momenti diversi, storie diverse, caratteri e personalità diverse. La coppia di portieri della Fiorentina rappresenta la massima espressione della gioventù che contraddistingue la squadra di quest'anno. Una coppia verdissima di numeri uno, il nuovo che avanza all'interno della porta viola.
Giovanissimi, Lafont e Dragowski, finiti alla corte di Pioli dopo che in estate – praticamente per tutti – si erano disegnati ben altri scenari sul mercato. Il francese nascosto da un corteggiamento serrato a quel Meret, oggi a Napoli, che attende ancora di cominciare la sua stagione. Il polacco destinato a far le valigie per prendere altre strade, trovare l'ambito giusto per giocare con continuità e cominciare a confrontarsi realmente con il campionato italiano. Tanto più dopo un ultimo anno per niente semplice.
Alla fine Corvino ha poi virato sul francesino, per molti il “Donnarumma di Francia” pur lasciando crescere in casa viola quel Dragowski alla fine rimasto. E persino cresciuto, almeno quando è stato chiamato in causa come in occasione dell'infortunio di Lafont. Resta tuttavia il francese il titolare, nonostante qualche incertezza e l'atteggiamento sprezzante che inevitabilmente comporta rischi.
Da lui però passa il futuro viola, sia per le potenzialità confermate da esperti e addetti ai lavori da ogni angolo d'Europa sia per i margini di crescita indiscutibilmente alti. Con buona pace di Dragowski di nuovo chiamato al compito più difficile: sfruttare al meglio la prima occasione buona, se e quando capiterà.