IL NUOVO CHE AVANZA, Acosty Maxwell
Tra i giovani che più di tutti sono saliti agli onori della cronaca negli ultimi mesi c'è sicuramente il ghanese di scuola gigliata Maxwell Boadu Acosty. L'esterno africano, classe 1991, rappresenta infatti una delle storiche colonne della magnifica annata della Primavera viola dello scorso anno guidata da Renato Buso, dove i baby viola con una serie di strabilianti risultati sono riusciti a conquistare la terza Coppa Italia Primavera e a raggiungere la finale del Torneo di Viareggio. Ma mentre gran parte dei suoi compagni ha dovuto lasciare, chi per limiti d'età chi per cercare nuovi stimoli ed esperienze, il settore giovanile viola, Acosty è rimasto come fuori quota nella nuova Primavera allenata da Leonardo Semplici, contribuendo sin qui a vincere una Supercoppa Italiana (suo il gol dell'Olimpico di Roma al 97' che ha regalato il trofeo alla Fiorentina) e ad arrivare in semifinale di Coppa Italia e del Torneo di Viareggio.
La sua grande rapidità e la sua speciale dote di poter ricoprire senza problemi sia il ruolo della prima punta che quello dell'esterno offensivo (Semplici da questo punto di vista ha più volte adattato Acosty a vari moduli) non sono certo passati inosservati a Delio Rossi che, fin dal suo arrivo sulla panchina viola, ha deciso di convocarlo con una certa frequenza in prima squadra. A coronamento della stima che Rossi ripone in lui, per Acosty è arrivato persino l'esordio in Serie A: era il 22 gennaio 2012 e la Fiorentina era di scena al Sant'Elia di Cagliari, priva di punte e con ancora poche idee chiare sul fronte mercato. Il match finì 0-0 in una partita non di certo memorabile, cosa che però non potrà dire ugualmente Maxwell, che in quella circostanza ebbe modo di giocare gli ultimi 26 minuti di partita, subentrando ad uno spento Ljajic.
Attualmente Acosty rappresenta la terza scelta di Delio Rossi, alle spalle dell'inamovibile Jovetic e del jolly serbo Ljajic ma siamo certi che il suo indiscusso talento e la possibilità più che doverosa di trovare sempre più spazi in questo finale di stagione potrà mettere sempre più in difficoltà il tecnico viola per le scelte tecniche future. E se tutte le difficoltà fossero queste...