IL NOME DELLA ROSA

13.09.2011 00:30 di  Tommaso Loreto   vedi letture
IL NOME DELLA ROSA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Mihajlovic, come da abitudine, ha parlato molto chiaramente. Al termine della gara contro il Bologna il tecnico serbo ha subito fatto intuire quale possa essere l'arma in più di questa stagione. Oltre, ovviamente, all'assenza di quella sfortuna cronica (forse non isolata) che si era abbattuta sulla Fiorentina in termini d'infortuni. Una rosa nella quale poter pescare, e in futuro immaginiamo interscambiare, i giocatori a disposizione.

La cosiddetta "sana concorrenza" torna in casa viola, dopo un'annata nella quale, a tratti, l'allenatore si è ritrovato con 11 giocatori contati. Oggi, invece, lo stesso Mihajlovic sa quanto possa tornargli utile la voglia di mettersi in mostra, anche e soprattutto di coloro che, al momento, sembrano partire sulla carta dalla panchina. Gente come Kharja, Munari, lo stesso Lazzari se Vargas dovesse fornire prestazioni convincenti in sile Coppa America. E ancora Nastasic, o Romulo o Santiago Silva. E, perchè no, persino i vari De Silvestri e Marchionni chiamati a un guizzo d'orgoglio.

La rosa a disposizione in questa stagione, Mihajlovic l'ha detto subito dopo la prima vittoria in campionato, consente di poter disegnare una Fiorentina diversa a seconda delle caratteristiche degli avversari, ma anche di poter tirare fuori dal gruppo il meglio. Ovvero la voglia di farsi trovare pronto quando il "titolare" in questione non dovesse girare a modo. E per un tecnico come Sinisa, probabilmente, questa carta in più potrebbe rappresentare un ulteriore passo in avanti.

Resta da capire, allora, soprattutto come potrà essere gestita questa rosa che, più o meno tutti, hanno già giudicato come più competitiva della precedente. Anche perchè, in assenza di ulteriori impegni che non siamo campionato o Coppa Italia, per qualcuno lo spazio potrebbe davvero restringersi al massimo, con i conseguenti malumori del caso. Scenari futuri adesso sin troppo prematuri, a fronte di un ritrovato entusiasmo e di una Fiorentina finalmente in crescita. Tanto vale, perciò, apprestarsi a visitare il "Friuli" carichi come in pochi c'avrebbero creduto. E con un rosa che sembra promettere decisamente bene.