IL GHIACCIO È ROTTO
Il tabù è stato infranto, il ghiaccio definitivamente rotto. Non era iniziata sotto i migliori auspici la stagione di Josip Ilicic. In estate era persino finito nella lista degli eventuali partenti. Circa 15 milioni di euro si diceva potessero arrivare dal Borussia Dortmund per la cessione dello sloveno, alla fine rimasto alla corte di Sousa. Eppure Josip aveva saputo comunque rivelarsi se non proprio determinante quanto meno importante.
Perchè i primi gol in campionato erano arrivati anche e soprattutto grazie al suo modo di calciare i corner. Regalando palloni d'oro sia a Kalinic che a Sanchez. Al primo in occasione del momentaneo pareggio a Torino contro la Juve (gara poi terminata 2-1 a favore dei bianconeri grazie al gol di Higuain) e al secondo per il gol vittoria contro il Chievo, al Franchi. Poi, però, un atteggiamento un po' ombroso in campo lo aveva fatto finire di nuovo nel mirino delle critiche.
Nelle ultime settimane, tuttavia, Ilicic aveva invertito la tendenza. Ritrovando ritmo e giocate, anche al momento del tiro. Ed è sotto questo profilo che lo sloveno si è trovato in breve in credito con la fortuna. Perchè rigore fallito contro il Milan a parte (ma fu palo anche in quella circostanza) i tre legni colpiti in due gare sembravano rappresentare un vero e proprio incantesimo nei suoi confronti.
Un palo e una traversa contro il Bologna sabato scorso, e un altro palo centrato dopo appena un quarto d'ora della gara di ieri contro lo Slovan. C'è voluto allora un nuovo rigore, che lui stesso si era procurato con una bella finta in area, per rompere l'incantesimo in questione. E anche per ritrovare quel sorriso che raramente dipinge il volto di Ilicic. Un centro importante per la vittoria di ieri, certo, ma anche uno schiaffo alla sfortuna in attesa di ripetersi magari già alla prossima partita contro la Sampdoria. In fondo, adesso, Ilicic ha rotto il ghiaccio.