IL CONFRONTO, Unità e coraggio per ripartire

12.03.2009 08:30 di  Matteo Magrini   vedi letture
IL CONFRONTO, Unità e coraggio  per ripartire
FirenzeViola.it
Un faccia a faccia di circa un'ora e mezzo, per sputare fuori dubbi, incertezze, malumori e, soprattutto, paure. Cesare Prandelli, martedì pomeriggio, ha chiuso a chiave lo spogliatoio viola, ha guardato tutti i suoi ragazzi negli occhi e ha preteso spiegazioni, chiedendo a tutti la massima sincerità. 
 
 
Emerge ovviamente poco di quelli che sono stati i contenuti dell'incontro, ma alcuni elementi possono essere individuati, anche e soprattutto attraverso le parole in sala stampa prima del mister, e poi di Adrian Mutu. Il primo, fondamentale concetto, è chiaro: tutti uniti, determinati nella difesa del quarto posto che vale la Champions. Forse c'è qualcosa che non funziona alla perfezione all'interno del gruppo, ma ora questo non conta. Una squadra è fatta di professionisti, e allora le frizioni si possono mettere da parte, e poi discuterne a fine anno. Ora bisogna essere concentrati solo ed esclusivamente sui risultati da ottenere.
 
 
Un altro tasto che Prandelli è andato a stuzzicare è stato quello dell'orgoglio. I fischi, le critiche, ma soprattutto le parole di Diego Della Valle hanno fatto male, hanno ferito l'animo della Fiorentina. I viola devono e vogliono dimostrare che non è vero che non hanno cuore, che sono ancora capaci di regalare emozioni e spettacolo che loro, per questi colori, sono pronti a tutto. E' una qualità che contraddistingue i grandi calciatori, l'orgoglio, capaci, nei momenti difficili, di tirarlo fuori per non affondare e, anzi, per emergere. Se la Fiorentina vuole diventare grande, deve tirar fuori l'orgoglio, ora. Soprattutto però, Prandelli ha chiesto ai suoi ragazzi di non avere paura, di aver coraggio nell'essere loro stessi, nel cercare sempre e comunque il gioco, anche a costo di rischiare qualcosa. E' sempre stata questa la forza dei viola, ed allora non vi si può rinunciare. Per restare al quarto posto c'è bisogno di osare.
 
 
Sono state poi analizzate le problematiche fisiche e tattiche emerse ultimamente ed esplose domenica con il Palermo. La squadra ha confermato a Prandelli che la condizione non è ottimale, ma che le ultime prestazioni non dipendono, o almeno non esclusivamente, da questo. Con la testa, con il carattere, infatti, si può sopperire anche alle difficoltà atletiche. Il gruppo ha poi ammesso una certa difficoltà nel ritrovare quegli equilibri che il modulo a rombo aveva portato, ma allo stesso tempo si è messa nelle mani del mister, garantendogli la massima dedizione nel cercare di ritrovare quei meccanismi che sono andati perduti. Insomma, la squadra si fida di Prandelli, ed è pronta a fare tutto quello che il mister le chiederà.
 
 
 
Ecco perchè il tecnico di Orzinuovi, in sala stampa, ha detto: "Ora non abbiamo più alibi, e spetta a me presentare la squadra nelle migliori condizioni possibili per esprimersi". E' lui la vera guida di questa Fiorentina, e guardati in faccia i suoi calciatori, ottenute da loro le risposte che cercava, è lui a doverli trascinare, a doverli aiutare a rialzarsi. Da subito, perchè domenica si fa visita ad un Inter ferita almeno quanto i viola, e per uscirne indenni, per cercare l'impresa, c'è bisogno di una grande Fiorentina. Una Fiorentina, soprattutto, unita e senza paura.