IL COMMENTO TECNICO: UNA SQUADRA AL MASSIMO. BABA-SALAH: IL FUTURO È QUI
Questa squadra, questo gruppo, l’allenatore, stanno passando un periodo magico, sono al massimo della forma psico-fisica: questa è la miglior Fiorentina della gestione Montella.
E non parliamo soltanto della vittoria sul Sassuolo-rivelazione che pur è stata una dimostrazione di grande calcio, di maturità tattica, ma anche di notevole capacità tecnica su un campo dove anche la capolista Juventus era stata costretta al pareggio. Vogliamo andare oltre, stiamo parlando di un progetto calcistico che sta raggiungendo il suo apice per diverse ragioni.
1) Per la capacità, la rapidità e la disinvoltura con la quale la società ha saputo gestire e risolvere nel mercato di gennaio i problemi che erano nati nella prima fase della stagione. L’improvvisa cessione di Cuadrado e stata coperta con l’arrivo di Salah, Diamanti, Gilardino e Rosi più un pacco di soldi: un autentico capolavoro.
2) Per la progressiva, impetuosa maturazione dell’allenatore che ha ripreso a grandi passi il percorso di crescita che sembrava rallentato, se non interrotto. Dopo mesi fra i dubbi, forse tra i rimpianti per non essere andato via, o probabilmente per un mercato che non ha gradito, tra un uso sbagliato della rosa (troppi esclusi e dimenticati da Joaquin a Basanta e Richards, da Pasqual a Badelj, e viceversa troppi super utilizzati), quasi condizionato dal caso-Gomez , all’inizio tatticamente intestardito in un improduttivo centrocampo a rombo, Montella non ha passato un buon autunno. Poi è esploso. E’ come se avesse deciso di mettersi in gioco, ha trovato quel coraggio che sembrava nascondere, ha ritrovato fiducia e cominciato a gestire con maggiore personalità sia il gruppo che le partite nel senso tattico.
Da un mese non sbaglia niente e lo diciamo con grande soddisfazione perché come avevamo segnalato i suoi errori, un allenatore giovane e preparato come Montella doveva dare di più, ora siamo contenti che stia tirando fuori il meglio da sé stesso e il salto in avanti sia arrivato. E che salto.
La gestione tecnico-tattica delle partite con la Roma in coppa Italia, con l’Atalanta e con il Sassuolo sono piccoli-grandi capolavori.
Montella non ha sbagliato praticamente niente nella preparazione e nella gestione della gara, nella scelta e nei cambi di modulo dall’inizio (Sassuolo) o a partita in corso (Atalanta e Roma). Perfetto l’utilizzo degli uomini, finalmente allargato a tutti, finalmente senza blocchi o remore, un mix di scelte tecniche, fisiche, ma anche psicologiche con grande attenzione verso tutti i giocatori che sono risorse importanti.
Montella ora è il padrone, come deve essere un allenatore vero. E’ molto probabile che senta questo gruppo rinnovato più vicino alla sua idea di calcio e di uomo. Puo’ darsi. I fatti positivi dimostrati sono tanti e importanti.
3) Nel fare il salto in avanti, naturalmente, hanno una parte fondamentale i giocatori. Visto da fuori questo sembra un gruppo più maturo, più consapevole. E’ come se si fosse liberato di alcuni pesi, notiamo più serenità e più coesione. Ci chiediamo se il caso-Cuadrado e il suo rinnovo di contratto non avesse minato qualche certezza. Può darsi.
Sicuramente questa squadra liberata dal giocatore ritenuto la star del gruppo, quello al quale sempre e comunque dovevi dare la palla, forse inconsciamente ha avuto una reazione forte (ora dimostriamo che valiamo anche senza di lui).
Certamente questa squadra ora sta bene dal punto di vista fisico, ha maggiori certezze tattiche e senza Cuadrado anche maggiori soluzioni in attacco. In più sono arrivati tre giocatori di grande personalità (Gila, Diamanti e Salah) che aiutano a crescere. L’autostima ora è elevata.
Tornando alla gara con il Sassuolo non possiamo non sottolineare la grande prova di Salah al debutto dall’inizio, appena una decina di giorni di allenamento insieme agli altri e basta, eppure già inserito. E’ uno di quei giocatori svelti di piede e di testa che portano imprevedibilità. Può crescere ancora molto, seconda punta, dietro un attaccante come Babacar o Gomez, può diventare devastante.
Anche nel 4-3-3, l’intesa con Baba, anche lui recuperato con intelligenza da Montella, è sgorgata come acqua di fonte: fresca e leggera.
Babacar-Salah sono la coppia dei sogni viola, uno 22 anni, l’altro 23, tecnicamente si completano, qui c’è il grande futuro della Fiorentina. E la bellezza di una squadra che ha un attacco fatto di Gomez, Rossi (quando tornerà), Salah, Babacar, Gilardino, Diamanti, Joaquin e se volete Ilicic. Non dovrebbero esserci più dubbi su un’idea di società e di squadra da grandi ambizioni, non dovrebbe più avere dubbi Montella: sta guidando un grande gruppo che vuole vincere qualcosa.
Tra le grandi soddisfazioni con il Sassuolo l’assoluta padronanza del campo che ha impedito alla squadra di Di Francesco di giocare chiudendo spazi e linee di passaggi. Il tutto fatto con semplicità, ma anche con giocatori come Richards, Kurtic, Alonso e appunto gli ultimi arrivati, comunque padroni degli schemi e del modulo. Vuol dire che dietro c’è un grande lavoro, che il gruppo segue l’allenatore: per Montella una bella soddisfazione.
L’ultima chicca di giornata è poi arrivata dalla clamorosa sconfitta del Napoli a Palermo. Con due vittorie consecutive la Fiorentina comincia a rivedere i fanalini di coda della squadra di Benitez che rallenta, mentre i viola vanno al massimo. Avanti così. Avanti col Tottenham.
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