IL COMMENTO TECNICO: FIRENZE NON ASCOLTA ADV ED APPLAUDE MONTELLA. BABA BOCCIATO
Una cosa è drammaticamente certa: purtroppo la Fiorentina non giocherà la prossima Champions League. Lo so che sette giornate sono tante e conoscendo il calcio può ancora succedere di tutto, ma lo dico con certezza perché questa Fiorentina non ha più nè le forze nè le idee per provare una qualsiasi rimonta. Anzi, ora diventa molto alto il rischio di finire quinti, una posizione che per entrare in Europa League costringe e fastidiosi preliminari.
Il Grande Sogno finisce e il perché è abbastanza evidente, da cinque giornate i viola non vincono più e il rendimento continua ad essere più o meno lo stesso, senza scosse, senza emozioni.
L’andamento è lento e nel calcio (salvo casualità) senza velocità non si segna e non si vince, soprattutto quando si gioca il calcio che piace a Paulo Sousa. Mancano anche le idee e l’assoluta banalità e prevedibilità di certi schemi giocati a ritmi troppo bassi diventano disarmanti. Gli esempi a volte servono per capire. Quindici giorni fa questa stessa banale Fiorentina, molto simile a quella di oggi, non ha saputo mettere in difficoltà neppure il Frosinone che, sempre oggi, ha preso quattro gol dal Genoa e ne poteva prendere di più. Motivo? Il Genoa ha giocato semplicemente aggressivo e veloce.
E nessuno racconti la storiella dei test atletici brillanti perché i casi sono due, le macchine non sono tarate bene o i sistemi di rilevamento sono sbagliati. Si vede a occhio nudo (al di là dei risultati) che questa squadra sembra un diesel, non ha la capacità di cambiare ritmo, di alzare la velocità sia nella corsa che nel breve.
Ma quello che deve preoccupare di più è la totale assenza di aggressività, di cattiveria, di rabbia agonistica con la quale in certe occasioni puoi supplire a carenze fisiche e atletiche. Faccio un altro esempio. Negli ultimi venti minuti con la Samp in dieci uomini, era logico aspettarsi quello che una volta si chiamava "forcing finale". Niente di niente. La squadra di Montella ha potuto difendersi con calma, senza fare errori tecnici o di posizionamento, non è mai andata in affanno perché non è stata attaccata con intensità e continuità. Ma un po’ di rabbia, no? Torno allora alle parole di Astori dette in settimana: al terzo posto ci crediamo ancora tutti, il problema è dimostrarlo in campo e non a parole. Già. Nel caso… parole sante
Evidentemente anche dal punto di vista mentale la cottura è seria. Morale? E’ una squadra esausta nelle gambe e nella testa, dopo aver dato di più delle sue possibilità per gran parte del campionato, ora non ce la fa più. Scoppiata? Questa è una parola grossa e sarebbe preoccupante, scoppiata forse no, ma, come detto, ormai incapace di giocare quel calcio che aveva fatto parlare mezza Europa. I motivi? Questa è la domanda alla quale dovranno rispondere i Della Valle e Sousa se, come sembra, decideranno di continuare il percorso assieme come ha detto Adv ieri.
Io penso che per giocare quel calcio che ha incantato, serva una rosa qualitativamente più ampia, almeno 22 giocatori pronti, di alto livello, in grado di consentire al tecnico un turn over ragionato, perché questo campionato ha dimostrato che con una quindicina di giocatori (forse meno) effettivamente all’altezza, non puoi giocare a certi ritmi per tutta la stagione.
C’è poi da ritornare su quello che si poteva fare e non è stato fatto. Un difensore e un centrocampista di alto livello a gennaio andavano comprati. Il massimo sarebbe stato anche un esterno vero. L’investimento poteva comunque essere compensato dalla Champions o, nel caso, con la cessione di qualche big che ha mercato.
I cinque arrivi invece non sono all’altezza, soprattutto Tino Costa che ha un passo amatoriale. Di Benalouane e Kone meglio non parlare. A me (probabilmente non capisco di calcio) non piace neppure Tello, almeno questo Tello non fa la differenza. Non mi sembra un giocatore da campionato italiano o da squadra come la Fiorentina dove tutti devono saper far tutto. Magari lanciato in contropiede, negli spazi… Boh.
Tornando a ieri, oltre al calo complessivo c’è anche la drammaticità di certe prestazioni individuali. Babacar ormai è impresentabile e lo dico con grande dispiacere. Cosa gli è successo? Un po’ fuori dagli schemi c’è sempre stato, ora sembra non pronto per certi livelli. Da un ragazzo con doti fisiche e dinamiche eccezionali mi aspetto sempre che almeno spacchi il mondo, purtroppo ha spaccato solo sé stesso. Di Tello ho già detto, la difesa non ha avuto problemi, ma ha partecipato scarsamente al gioco. Anche Gonzalo è sulle gambe. Il gol della Samp deve far riflettere pure sul futuro del portiere che, come dice il mio maestro Giuliano Sarti, non è completamente convincente. Reattivo e bravo fra i pali (anche ieri) non guida la difesa e non ha il piazzamento e l’istinto giusti. Serve uno più sicuro. Comunque questo momento della presa d’atto di certe amare verità, non consente alcun calo di tensione. Anzi, serve rilanciare.
Il quarto posto ora deve diventare l’obiettivo assoluto che, per altro, tutti noi avremmo firmato in estate. Dalla squadra e da nessuno, pubblico compreso, questo non deve essere considerato e trattato come un obiettivo minore, altrimenti i rischi e le difficoltà di non centrare neppure questa posizione diventerebbero enormi.
Pensierino della sera per l’accoglienza a Montella. Ho sempre detto che calcisticamente ha fatto un ottimo triennio con errori di inesperienza. Non è quel fenomeno che crede di essere. Però umanamente ha snobbato la Fiorentina con la reiterate richieste di andar via e tutto l’ambiente per le cose sicuramente inesatte e girate pesantemente alla sua causa, dette in settimana. In altri tempi sarebbe stato (dico poco) ignorato. Applaudirlo, sinceramente, mi è sembrata una forzatura. Dopo lo sfogo di Della Valle contro le sue parole, leggo questa bella accoglienza come un ulteriore messaggio negativo per Adv: fra i due i tifosi hanno scelto l’ex allenatore. Non è bello.