IL COMMENTO: NESSUNO FERMA LA VIOLA. DISTRUTTA LA ROMA CON SALAH, GONZALO E BASANTA

Firenzeviola.it ospita come sempre al termine di ogni partita giocata dalla Fiorentina il commento di Enzo Bucchioni, prestigiosa firma del QS e già nostro editorialista, per approfondire la prestazione della squadra di Montella
20.03.2015 00:00 di  Enzo Bucchioni   vedi letture
IL COMMENTO: NESSUNO FERMA LA VIOLA. DISTRUTTA LA ROMA CON SALAH, GONZALO E BASANTA
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La Fiorentina è nei quarti di Europa League, con tre gol in ventidue minuti ha fatto a pezzi la Roma. Potrebbe essere un sogno se gli occhi non fossero ben aperti e nelle orecchie non entrassero le urla di gioia dei duemila tifosi che raccolgono le maglie gettate dai giocatori verso la curva viola dell’Olimpico di Roma. Il trofeo dei Conquistatori. Il segnale del trionfo. 

Una scena simile l’abbiamo già vista quindici giorni fa quando i Conquistatori espugnarono lo Juventus Stadium di Torino. 

E con il Tottenham, l’Inter, il Milan lunedì scorso, la stessa Roma un mese fa in coppa Italia. Ormai è una magica abitudine.

Avanti in Europa League, in corsa per la Champions in campionato, un piede in finale di coppa Italia, quello che doveva essere un ciclo di partite terribili è diventato in realtà una fantastica cavalcata verso la gloria. Verso un trofeo che tutti vogliono e che stasera è magicamente più vicino. 

Del resto questa Fiorentina ora è una squadra matura, sempre affidabile anche nelle difficoltà, ormai capace di giocarsela contro chiunque e dovunque, è giusto e normale porsi obiettivi ambiziosi. A maggior ragione quando i primi a crederci sono proprio i giocatori, consapevoli della forza di questo gruppo che ha doti tecniche elevatissime, sa giocare in modi tatticamente diversi ed ha acquisito un carattere d’acciaio. C’è tutto per vincere.

In attesa, serve solo calma, concentrazione e serenità. Queste sono grandissime vittorie di tappa, alzare le mani al cielo è un’emozione enorme, ma il traguardo è ancora lontano. E oggi si ricomincia a pedalare. E’ questa la mentalità vincente, sognare e avere obiettivi è giusto se non si perde mai il contatto con la realtà e l’umiltà.

La realtà ci racconta che la partita di Roma è stata un piccolo- grande capolavoro tattico, frutto della mentalità dell’allenatore e di questo gruppo. La Fiorentina è andata all’Olimpico con un risultato molto scivoloso, l’uno a uno poteva essere penalizzante, alla Roma in fondo poteva bastare lo zero a zero per passare il turno.

Il merito dei viola è quello di essersela andata a giocare con tranquillità, senza affanni, addirittura con uno schieramento in teoria più difensivo come il 3-5-2 iniziale. S’è capito subito che la Fiorentina era in serata, concentratissima, determinata a fare il suo gioco senza curarsi troppo dell’ambiente e del risultato dell’andata.

Proprio grazie a un’azione manovrata è arrivato subito il rigore del vantaggio. Rigore nettissimo su Mati e finalmente un buon arbitraggio per tutta la partita.

La tentazione di arroccarsi, di difendersi, non ha mai sfiorato la Fiorentina che ha risposto al forcing della Roma con una difesa attentissima (Basanta e Gonzalo due Superman), ma anche con la stessa voglia di contrattaccare, di ripartire, di giocare. E di crederci. Proprio l’insistenza di Alonso ha costretto il portiere Skorupsky a un clamoroso errore. Basanta con un gran colpo di testa su angolo ha chiuso la partita al 22esimo. Tre gol firmati da difensori, anche questo ha un grande significato per dimostrare come questo gruppo sia eclettico, abbia un gioco variato e tante risorse. 

Dunque, venti minuti per distruggere la Roma, per tornare a vincere su un campo che storicamente era stregato. Dove, con rispetto e toccando ferro, la Fiorentina era abituata a passare ogni morte di Papa.   

La gestione della partita è stata ottima. Il possesso palla ha annientato ogni tentativo di reazione giallorossa. Le ripartenze hanno sempre tenuto in affanno la Roma, la Fiorentina non si è mai fatta schiacciare. 

Poteva anche venir fuori una goleada pazzesca. Turbo Salah ha fatto a fette la difesa in tre o quattro occasioni, due volte ha colpito i legni. Babacar ha avuto un paio di palle da mettere dentro ma è stato fortunato. Lentamente e tristemente per una Roma disintegrata la partita è scivolata verso il novantesimo senza sussulti. La Fiorentina non ha concesso neppure il gol della bandiera: doveva essere trionfo e trionfo è stato.

Non abbiamo ancora sottolineato come la scelta del modulo e la gestione del turn over e quindi degli uomini da parte di Montella sia stata ancora una volta perfetta. Questa volta serviva la squadra migliore con i giocatori più esperti: hanno risposto tutti. 

Anche il cambio di modulo e il ritorno al 4-3-3 con l’infortunio di Savic e l’ingresso di Tomovic non ha alterato gli equilibri. Un piccolo appunto forse va fatto a Babacar che deve dare di più. Se questo ragazzo vuole diventare un giocatore importante deve entrare nella partita, interpretarla, essere concentrato e determinato sempre. Questa volta ci è riuscito a tratti. Nel primo tempo ha fatto poco pressing, sembrava svagato. Un gol poteva segnarlo. Scriviamo questo solo perché da un talento come il suo è logico aspettarsi di più come si aspettano la società e soprattutto Montella.

Ora è il momento di rimettere assieme le idee e valutare stanchezza e infortuni. Domenica c’è l’Udinese, dopo una sosta rigenerante, ma passata la Pasqua cominceranno altre montagne da scalare, un altro periodo eccitante. Ci sono da recuperare Savic uscito anche ieri per guai muscolari, Pizarro idem, Gomez per la caviglia e soprattutto stanno arrivando anche squalifiche tipo quella di Basanta in Europa con le quali fare i conti. Montella sa il fatto suo: nessun problema.

E anche il sorteggio di oggi a Ginevra non deve suscitare grandi apprensioni. La Fiorentina è tra le prime otto in Europa League, le rivali si chiamano Dinamo Kiev, Napoli, Wolfsburg, Zenith S.Pietroburgo, Dnipro, Siviglia, Brugge, tutte squadre alla portata dei viola.

La speranza è quella di non incontrare il Napoli, ma oltre all’euforia e alla carica straordinaria di Andrea Della Valle, ieri sera la Fiorentina ha incassato anche i complimenti del patron Diego, ormai un portafortuna: "con umultà e determinazione non ci ferman nessuno", ha sentenziato. Prendiamola come una profezia, i presupposti ci sono tutti.

Twitter @EnzoBucchioni