IL COLORE DEI SOLDI
Triste a dirsi, ma gira sempre tutto intorno ai soldi. La Fiorentina che si ritrova al palo, in attesa di novità su Pjaca, sa bene quanta differenza faccia un budget prossimo allo zero come quello si ritrova Corvino, e se ne sta accorgendo soprattutto al cospetto di una Juventus che vuol far cassa dopo l'affare CR7. La formula del prestito con diritto di riscatto non ha - di nuovo - convinto i bianconeri, che anzi avrebbero pure proposto la cessione definitiva di Sturaro per recuperare moneta fresca.
Dal canto suo Corvino è obbligato a operare solo e soltanto con la formula del diritto di riscatto, ed è poi da leggere in tal senso il pessimismo che continua a filtrare da casa viola sull'esterno croato. Quanto a Sturaro, sul quale ci sono dubbi per le condizioni fisiche, il reparto sembra già a posto così almeno nelle valutazioni della società. Insomma il braccio di ferro per Pjaca prosegue, ma al momento senza fondi è tutto più complicato. Sempre e soltanto soldi, del resto, hanno fatto la differenza anche su altre vicende.
Come quelle che hanno visto l'addio a Milan Badelj. Il croato, alla fine, ha scelta la piazza biancoceleste di Roma, ma alla Lazio il suo ingaggio cresce e non poco rispetto a quello percepito a Firenze. Alla corte di Simone Inzaghi Badelj percepirà 2,250 milioni a stagione di fisso con altri 300 mila euro di bonus decisamente raggiungibili. Una conferma in più, ce ne fosse bisogno, di quanto al momento le mani della Fiorentina siano legate.
E se solo le uscite più impellenti possono di nuovo riempire il portafoglio (Maxi, Cristoforo, Sanchez, Eysseric e Saponara) le valanghe di soldi offerte dall'estero per i big sono state almeno respinte. Come nel caso dell'Atletico Madrid per il Cholito Simeone, o come per l'interesse in Francia nei confronti di Veretout. La Fiorentina non vende i suoi titolari e, almeno su questo terreno, può permettersi di ignorare quanta differenza farebbero i milioni di euro in arrivo per i propri gioielli.