IL CIELO È VIOLA SOPRA VARSAVIA
Un tourbillon di emozioni unico quello di ieri sera a Varsavia. La gioia, per certi versi incontenibile, di Firenze nel vedere i propri beniamini sfidare i Campioni d’Europa. L’onore della società di essere stata scelta per un evento del genere. La gratificazione e la riconoscenza di un progetto, iniziato soltanto due estati fa e costruito sulle macerie di una salvezza all’ultima giornata. L’amarezza, e soprattutto lo strano senso di impotenza, dopo il vantaggio dei blancos. L’illusione, poi diventata realtà, di poter vincere la sfida dopo il pareggio di Mario Gomez.
Una squadra che ha affrontato a viso aperto le stelle del calcio europeo. Senza paura, con coraggio, determinazione, e soprattutto senza snaturarsi. E’ questo l’aspetto da sottolineare. La Fiorentina si è imposta sul Real Madrid senza rinunciare alla propria idea di calcio. Ha saputo aspettare e soffrire con umiltà, ma nei momenti cruciali del match ha imposto il proprio gioco all’avversario, colpendolo con cinismo. Imperioso Gonzalo. Sublime Pizarro. Micidiale Gomez. Tre aggettivi per descrivere una vittoria sensazionale. Per certi versi storica. Cha dà una dimensione ancora più europea a questa squadra e che conferma quanto di buono mostrato negli ultimi due anni. Il progetto continua. Parole chiave: organizzazione, intelligenza e caparbietà. Per migliorare il quarto posto della passata stagione e provare, magari finalmente con il benevolo sostegno della Dea bendata, ad imporsi anche in Europa League.
A proposito di Europa League. Il prossimo anno la finale si giocherà proprio al Narowody di Varsavia. La speranza, dunque, è quella di tornare nella capitale polacca, per coronare finalmente il sogno di alzare un vero trofeo. Per dimenticare la tragica notte di Roma e per riscrivere la storia, proprio in quello che è stato il teatro dei sogni per il popolo viola.