IL BLACK SATURDAY E QUELLA VERITA' DI ITALIANO

28.11.2021 00:00 di Sonia Anichini   vedi letture
IL BLACK SATURDAY E QUELLA VERITA' DI ITALIANO

Penso che si possa istituire il “Black Saturday”, che dia seguito al più famoso Friday, ma che sempre di svendite e di regali tratta. È quello che ho pensato dopo la penosa sconfitta patita dalla Fiorentina contro l’Empoli e della quale non riesco a farmene una ragione. Sono così avvilita a dovere, come troppo spesso accade, rimettere in discussione tutte le mie aspirazioni viola e i discorsi legati al buon calendario che stavamo affrontando in questa parte del campionato. Ma si può perdere in tre minuti quando ne mancano tre al novantesimo? Si può perdere, con tutto il rispetto per l’avversario, quando hai dominato la partita fino a pochi istanti dalla fine? Pare di sì, quando non concretizzati le azioni che hai creato, quando inspiegabilmente stacchi la spina troppo presto, quando qualche sostituzione fa storcere la bocca.

Dico questo perché il tracollo è avvenuto quando sono usciti dal campo Saponara, Bonaventura e Torreira che, a mio modesto parere, avevano giocato bene e se consideriamo che Duncan non era rientrato dopo l’intervallo, nel secondo è stato stravolto l’intero centrocampo per lasciare posto a Castrovilli in eterna ricerca di sé stesso, Maleh che giovane qual è non mi sento di incolpare, Amrabat che solo a vederlo mette tristezza, senza contare l’ingresso di Gonzalez ancora non al top dopo il covid. Tutto questo non deve mandare alle ortiche quello che abbiamo visto e pensato dopo la gara contro il Milan, ma quando è il momento di svoltare, quando hai l’opportunità di innestare una marcia superiore, di dare continuità ai risultati per scalare la classifica, la Fiorentina si fa male da sola.

È purtroppo storia, non mi riferisco solo a ieri pomeriggio, ma credo che il Mister debba lavorare molto sulla testa dei calciatori per capire questi cali di tensione, questi gol che prendiamo nel finale che ci costano tanto. Per questa partita avrei ritenuto “offensivo” anche il pareggio, figuriamoci come mi sento dopo questo inaspettato harakiri. È un continuo susseguirsi di emozioni, con la Fiorentina non si sta mai tranquilli, si passa dall’apoteosi della sonora vittoria coi rossoneri alla rimonta inspiegabile con l’Empoli e sette sconfitte sono veramente tante anche perché quella del Castellani va a fare coppia con quella ancora più assurda subita a Venezia.

Avrei voluto gustarmi l’ennesimo gol di DV9 che lo vede, al momento che scrivo, in testa alla classifica cannonieri e la splendida realizzazione dello stesso: recupera una palla, allarga per Callejon che crossa e in spaccata il serbo insacca alle spalle di Vicario. Avrei voluto fare i complimenti ad Odriozola che ha giocato un’ottima partita, forse la migliore da quando è a Firenze, ma c’è il suo zampino sul raddoppio empolese. Avrei voluto sottolineare la verve del “trottolino” Torreira ma la delusione abbuia tutto.

Finisco facendo alcune considerazioni sulle parole di Italiano e saranno un po’ cattivelle vista la situazione. “Non riusciamo ad addormentare le partite” mi porta a pensare che purtroppo in alcuni casi riescono ad addormentarsi i suoi ragazzi, nonostante il Mister gli urli dietro per tutto il tempo. “Dobbiamo trasformare la rabbia in energia” è quello che ci aspettiamo già da martedì contro la Samp e vorrei che il tecnico vedesse come invece scarica, ahimè, noi poveri tifosi. “Questa sconfitta fa venire mal di stomaco” e qui non si può che essere d’accordo, verità assoluta, siamo tutti Italiano, tutti a fare un party a base di Maalox per chetare i bruciori e l’acidità che ci portiamo dentro dopo la disfatta di Empoli!

La Signora in viola