IL BATTESIMO DI CRISTOFORO
Carlos Sanchez lotta come un leone e per la sua generosità in campo e su ogni pallone è spesso protagonista di scontri fisici con gli avversari che lo mettono anche ko, vedi nella gara con il Chievo (ma si è subito ripreso andando in Nazionale) e quella di ieri contro la Roma per difendere con i denti un risultato a favore. Dopo i controlli di questa mattina sarà difficile che ad Udine sia di nuovo in campo, anche alla luce della sfida successiva contro il Milan.
Nel turnover di mercoledì potrebbe così rientrare un giocatore che Sousa ha fatto debuttare ieri sera a centrocampo, Cristoforo, una via di mezzo tra gli architetti Badelj e Vecino e l'operario Sanchez (per usare parole del dg Corvino), muscoli ma anche fosforo nella parte nevralgica del campo ed esperienza internazionale da vendere. Il tecnico lo ha elogiato dicendo "Ci ha aiutato negli ultimi minuti", ovviamente quelli più difficili in cui bisognava davvero stringere i denti per evitare l'arrembaggio della Roma e secondo il nuovo metodo Sousa (di integrare i nuovi uno, massimo due, alla volta per non bruciarli tutti insieme).
Un battesimo che lascia ben sperare perché Cristoforo, se confermerà di essersi ripreso dagli infortuni passati come ha già fatto vedere nell'ultima stagione al Siviglia, può dare effettivamente tanto in termini di esperienza e di grinta. Ieri ad esempio, con Badelj troppo attaccato alla difesa, è stata determinante la garra di Sanchez. Cristoforo ci spera, segue Sousa, si sta integrando grazie anche alla presenza di tanti "ispanici" in squadra e di Vecino che ha preso i due uruguaiani (lui e Olivera) sotto l'ala protettiva ed intanto ha scelto di vivere vicino allo stadio, casa e chiesa insomma, come si usa dire.