UNA GIOIA
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© foto di Alberto Fornasari
Mettiamo da parte per un attimo il mercato, la questione Cittadella, il caro-biglietti, il progetto Fiorentina e dedichiamoci interamente a ciò che accadrà domani sera sull'erba del Franchi. Fiorentina-Milan non è mai una partita come le altre, a maggior ragione quando ad arrivare a Firenze non sarà un Milan qualsiasi, bensì quello lanciato alla conquista del diciottesimo scudetto della propria storia.
I rossoneri si presenteranno infatti da primi della classe e reduci dalla sbornia post derby con un unico obiettivo possibile: vincere e tenere lontane le altre pretendenti al titolo. Da Ibracadabra al papero Pato, il menù del Franchi si presenta ricco di insidie per la Fiorentina di Mihajlovic, ancora a digiuno di vittorie con le cosiddette big e priva del suo gioiello più splendente, Mutu. In palio domani sera non ci saranno trofei, coppe e quant'altro, domani in gioco ci sarà soprattutto la credibilità di una squadra che da troppo tempo subisce, con una costanza quasi preoccupante, il fascino velenoso delle serate di gala.
Che lo smoking non sia l'abito più congeniale alla Fiorentina lo testimoniano le sole quattro vittorie con le big-four del campionato in sette anni di A dell'era Della Valle, ma è pur sempre vero che in questa stagione la Fiorentina più bella e affamata la si sia vista proprio in occasione dei match di cartello in notturna.
L'appetito, dunque, è risaputo, vien mangiando. E allora appare logico e scontato provare a crederci nonostante i precedenti poco invitanti e le assenze pesanti, fosse solo per regalare finalmente una gioia ai propri tifosi, che domani sugli spalti del Franchi saranno oltre trentamila nonostante i prezzi da capogiro e le contestazioni in atto.