I MERITI DI PAULO
Si era preso il palcoscenico già a Moena. Ma in quella circostanza la copertina nei confronti di Paulo Sousa era come minimo scontata, visto che la squadra salita in Trentino era ancora molto incompleta. Adesso che, dal mercato, si attendono ulteriori rinforzi, però, lo scenario è cambiato, ed è ancora merito di Sousa.
Perchè nelle quattro gare disputate in questa International Champions Cup, la squadra viola ha scoperto un progetto tattico intrigante, e un’impostazione di gioco che per ora (giusto ricordare che trattasi solo di calcio d’agosto) sembra regalare soddisfazioni.
Merito, appunto, del tecnico portoghese. Capace di sobbarcarsi il peso di un ciclo da riavviare, prima, e di imprimere subito un’impostazione precisa alla squadra. Un gioco più fisico, tanto per cominciare, unito alla voglia d’imporre sempre e comunque la propria manovra. Anche e soprattutto quando c’è da recuperare palla.
E nella serata di Stamford Bridge si sono riviste le buone cose ammirate contro il Barcellona. Con una Fiorentina mai troppo arrendevole, certamente messa in difficoltà dal Chelsea, ma comunque capace di rispondere e, alla fine, anche di andare a difendere il vantaggio di Gonzalo Rodriguez. In attesa di novità dal mercato, la prima garanzia dell’anno sembra già chiamarsi Paulo Sousa.