I GIORNI DI NETO
Sarà molto probabilmente il primo, vero, grande responso del nuovo anno. E allora verrebbe quasi da pensare che sia anche naturale che vada in questo modo, tanto più se storicamente il numero in questione è il primo. Il portiere, del resto, al di là delle novità dell'ultimo secolo, da sempre ha vestito la maglia numero uno. E in questo caso sarà il numero 1 della difesa viola a dover fornire risposte, più o meno tra oggi e domani, alla Fiorentina.
Che intanto ieri si è ritrovata immersa in una sorta di bagno di folla che ha salutato il primo allenamento del 2015 a porte aperte (finalmente l'antifona di "aprirsi" comincia a essere compresa con un pizzico di continuità in più, bene, bravi, bis...) ma che da oggi aspetta di capire cosa vuol fare il brasiliano. Anche perchè se, come da più parti riferito, la questione non è di soldi ma di pure ambizioni professionali, si può certamente trovare soluzioni soddisfacenti, anche transitorie.
Ma il club viola, fino al momento in cui non uscirà allo scoperto Neto, può fare poc'altro che attendere. Aspettare che il procuratore, e magari il padre, certifichino la scelta del portiere brasiliano e soprattutto dimostrino che, davvero, non esistono accordi pregressi come invece qualcuno ha più volte ipotizzato tirando in ballo la Roma. Sono i giorni di Neto, decisivi anche per capire come si adeguerà Montella all'eventuale diktat di Della Valle sul bivio che attende il numero 1 carioca: rinnovare o restare fuori, lasciando spazio al collega Tatarusanu.