I GIORNI DELLE SCELTE

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Ljajic, ma non solo. Mentre a Moena la squadra lavora, e mentre nella dirigenza si preparano i prossimi decisivi giorni per discutere del rinnovo del serbo (o della cessione, a seconda della posizione che prenderà Adem), c'è un'altra situazione da monitorare costantemente. Ed è quella legata al portiere, fermo restando che lo stesso Montella si è concesso i prossimi 10 giorni per valutare definitivamente Neto.

L'attuale numero uno viola sarà infatti comunque il titolare delle sfide con Villareal (8 agosto) e con Sporting Lisbona (11 agosto) e saranno probabilmente quelli gli ultimi due banchi di prova. Da quel momento in poi ogni giorno sarà buono per il parere finale del tecnico viola, e a prescindere da come andrà a finire è indubbio che un'altra pista di mercato non è mai stata abbandonata.

Tanto che dopo le voci di un accordo già raggiunto tra QPR e Fiorentina, un'ulteriore novità è rappresentata dalla scelta del club di Loftus Road di tenere fuori rosa Julio Cesar. Il portiere della nazionale brasiliana resta la prima scelta dei viola, ma l'ostacolo ingaggio per il momento permane. La sensazione, al momento, è che l'Arsenal possa superare la Fiorentina proponendo uno stipendio più vicino alle esigenze di Julio Cesar, ma è al tempo stesso reale la voglia del brasiliano di tornare in Italia.

A metà strada tra un nuovo ricco contratto, e l'opportunità di tornare in Serie A e in una città che affascina anche la compagna, Julio Cesar intanto si ritrova ai margini di una squadra, il QPR, peraltro retrocessa. Anche per lui, un po' come per Ljajic, si avvcinano perciò i giorni in cui fornire una risposta definitiva. Anche alla stessa Fiorentina (almeno in termini di riduzione dell'ingaggio) che, valutazione di Neto a parte, non ha mai smesso di pensare di affidare la difesa dei pali a Julio Cesar.