BABELE, La Fiorentina dopo Bari
Una Babele. La Fiorentina di oggi non si capisce più. Per la verità non la si comprende ormai da tempo, ma solo da oggi è così evidente anche la frattura comunicativa che esiste fra squadra, tecnico, società e tifosi. Qjuest'ultimi, per inciso, penalizzati sempre e comunque. Perchè, altrimenti, non si spiega una ripresa sottotono come quella sostenuta di fronte a un Bari già tramortito., Non è spiegabile che, anche all'indomani di quelle che erano le richieste del tecnico, la squadra tiri i remi in barca e provi a difendere nemmeno troppo lucidamente uno striminzito uno a zero senza cercare il colpo del k.o.. A meno che, forse, l'unica spiegazione, non sia quella che la squadra, il suo tecnico, non lo segua più.
Mihajlovic, nel dopo gara, parlerà di cambi non difensivisti (interessante sguardo su quella che, comunque, all'atto pratico resta una mossa per giocare con cinque difensori, e non certo con un attaccante in più) e di condizione per alcuni singoli non ancora al meglio. Come se di tempo, il tecnico serbo, ne potesse ancora pretendere a fronte di un calcio che definire noioso è volergli bene. Senza idee, senza rabbia agonistica, senza temperamento. Senza tutto quello che, in soldoni, si diceva che Mihajlovic potesse portare per il dopo Prandelli.
E qui, inevitabilmente, ritornano in ballo le ulteriori responsabilità. Quelle di chi Mihajlovic l'ha scelto, dunque Corvino, e quelle di una società evidentemente non troppo in grado di raddrizzare una china ormai irrefrenabile da più di un anno. Lo stesso Andrea Della Valle attende la salvezza automatica per, così è stato detto, chiarire svariati aspetti. E, magari, tornare anche ufficialmente a fare il presidente della Fiorentina. A questa Fiorentina, oggi, sicuramente servirebbe. Perchè quella chiarezza che a più riprese si reclamava per la mancanza di decisionismo in società, oggi sembra mancare anche nello spogliatoio. Dove nessuno ascolta nessuno, tantomeno Mihajlovic. Il quale, di certo, dai suoi sembra nemmeno troppo farsi capire. Con il risultato di osservare quel che è andato in scena oggi a Bari. Una roba francamente incomprensibile.