HOME SWEET HOME
E pur si muove, diceva Galileo. Stavolta però la volta celeste non c’entra nulla, visto che in ballo - oltre che al futuro di tanti grossisti che lavorano da anni alla Mercafir - c’è anche il destino dello stadio nuovo. Il 2015 che si sta per concludere ha portato in dote molti elementi positivi per la costruzione del nuovo impianto viola dell’attuale zona del mercato ortofrutticolo, primo tra tutti l’ormai certezza che il CAP (centro alimentare polivalente) nei prossimi mesi dovrà traslocare da via di Novoli all’Osmannoro, dove è stata individuata l’area più consona per la realizzazione di un nuovo mercato. Un passo in avanti decisivo che ha di fatto sbloccato una situazione imballata da ormai troppi anni ma che ha creato più di qualche perplessità tra i lavoratori, non conviti a pieno dello spostamento della Mercafir in via Curzio Malaparte, la cui area non è ritenuta adeguata alle esigenze dei grossisti.
Una bella gatta da pelare cui dovrà porre rimedio la variante urbanistica che il Comune di Firenze ha già iniziato a sviluppare e che dovrà essere presentata già nei primi giorni dell’anno nuovo, onde evitare non solo nuovi ritardi ma anche un ennesimo muro contro muro che non gioverebbe a nessuno. Dall’altra parte, poi, c’è tutto il filone relativo allo stadio nuovo, che adesso sembra avere davanti a sé se non un’autostrada quanto meno non una salita insormontabile. Entro fine febbraio-inizio marzo, la Fiorentina infatti dovrà presentare il suo progetto definitivo per lo stadio nuovo, un impianto multifunzionale al quale sarà collegata anche una sorta di mini-cittadella come era nei sogni dei Della Valle già nel settembre 2008, ma non è escluso che il tutto possa slittare alla prossima estate. Il sindaco Nardella resta però ottimista sul felice esito dell’ambizioso progetto della famiglia marchigiana e la speranza è che il 2016 possa essere davvero l’anno buono per predisporre l’inizio dei lavori per la nuova casa della Fiorentina.