GOMEZ, HO SCELTO IO FIRENZE. SOGNO UN TITOLO CON I VIOLA
L'attaccante viola Mario Gomez è stato intervistato da Sky, nel corso della trasmissione I Signori del calcio:
"Sono per metà spagnolo e per metà tedesco, mia padre è spagnolo. Io però sono tedesco, sono nato e cresciuto in Germania, gioco per la nazionale tedesca. Il successo con lo Stoccarda? Nessuno se lo sarebbe aspettato, eravamo un gruppo molto giovane. Trapattoni per me è stato importantissimo, ha fatto cose importantissime con i giovani come me. Mi ha aiutato tantissimo nella mia crescita. Mi ha dato tanti consigli, sono migliorato tantissimo grazie a lui. Il passaggio al Bayern Monaco? Un sogno per me, il Bayern è una delle più grandi squadre del mondo. Van Gaal è un allenatore schietto e sincero e dice quello che pensa. Ho giocato quasi sempre con lui. Ha dato una struttura importante al Bayern, abbiamo iniziato a giocare con il 4-3-3, prima il Bayern aveva sempre giocato con il 4-4-2. A livello tattico è eccezionale. La Champions League? È il titolo più importante nel mondo del calcio, vincerla è sempre stato il mio sogno. Perdere due finali contro Inter e Chelsea è stata dura, c'era grande pressione in finale con il Borussia Dortmund. Eravamo favorito, ma la pressione era davvero alta. Non potevamo perdere per la terza volta. Robben è una persona incredibile, è un campione. Non c'è nessuno come lui, dopo il rigore sbagliato con il Chelsea è stato messo sotto accusa dalla tifoseria. È tornato più forte, anche mentalmente, ed un anno dopo ha alzato la coppa al cielo. Rubery sa fare cose incredibile con la palla, pochi al mondo ci riescono. Nel 2010 non eravamo pronti per vincere la Champions, l'Inter aveva una squadra fortissima con grandi campioni. La finale con il Chelsea non si può descrivere a parola, non riusciamo a spiegarci quello che è successo. Era fatta, in casa nostra fra i nostri tifosi. All'ultimo secondo, con l'unico tiro in porta, Drogba ha pareggiato. Per noi è stato uno shock. Eravamo in vantaggio anche ai rigori, poi alla fine abbiamo perso. Il calcio alle volte è strano.
La Fiorentina? È stata una mia scelta. Dopo 4 anni al Bayern volevo cambiare, c'era troppa pressione. Ho scelto io di andare in una squadra non fortissima, ma che sarebbe potuta diventare grande in pochi anni. Avevo altre offerte, ma io ho scelto la Fiorentina. L'accoglienza dei tifosi della Fiorentina? È stata incredibile, non me lo aspettavo. Ricorderò per sempre quel giorno. La famiglia Della Valle? Andrea è un gentleman, una persona sempre positiva.
Pepito è una persona che vive per il calcio. E' un fenomeno, sa fare tutto con la palla, è un giocatore di livello top. Mi spiace per il suo ginocchio e tutti gli infortuni, spero di giocare con lui un giorno visto che questo è l'obiettivo da quando sono arrivato qua. Rossi è perfetto per me, tutti lo aspettano, ma questo è il calcio.
Il calcio italiano? Sono qui da due anni, non lo conoscevo molto bene. Sapevo che l'idea di calcio della Fiorentina è quella di proporre sempre il proprio gioco. Sono molto contento di Montella, il suo gioco è perfetto per gli attaccanti. Futuro? Penso solo al presente, voglio migliorare con la Fiorentina. Noi giochiamo sempre per vincere. Dobbiamo provare a vincere un titolo, non dobbiamo solo parlarne. Juventus e Roma al momento sono più forti di noi, dobbiamo fare in modo di cambiare questa tendenza. Il Mondiale in Brasile? Mi ha fatto male, io ho sempre ammirato campioni come Ronaldo e Romario. Era il mio sogno, avrei voluto giocare e vincere con la mia squadra. Alla fine la Germania ha vinto ma senza di me. Questo infortunio mi ha portato via tanto, è stato un periodo difficile. Il soprannome 'Super Mario'? Non lo so, forse me lo hanno dato i giornalisti. Non mi piace molto, io sono un ragazzo molto tranquillo".