GLI INVISIBILI
Un macabro ma pur sempre attuale proverbio suole recitare che "chi non muore si rivede". Ed in effetti in mezzo ai tanti punti interrogativi che stanno tenendo banco in casa Fiorentina (oltre ai tanti ritardatari che si aggregheranno con calma alla nuova Viola di Pioli), ritrovarsi anche solo per un istante al cospetto di Ante Rebic e di Mati Fernandez quest'oggi ai campini un po' di effetto lo ha fatto. Un mix di curiosità ed ironia che in ogni caso fa capire come il lavoro di Corvino in uscita (al di là degli spinosissimi casi dei "big") sarà decisamente arduo anche questa estate.
Prendiamo per esempio il caso di Rebic: il croato (pagato una fiammata - 4,5 milioni - dall'RNK di Spalato nell'estate 2013) è reduce dall'ennesima stagione in chiaroscuro in prestito, la seconda in Germania nell'arco di appena tre anni: appena 28 presenze e 3 reti nell'Eintracht Francoforte, più un fastidiosissimo problema ai flessori che lo ha tenuto a lungo ai box. Una vera e propria gatta da pelare per la Fiorentina, visto che l'esterno classe '93 ha il contratto in scadenza con la società viola tra un solo anno, motivo per cui la sua cessione a titolo definitivo si annuncia obbligatoria (a meno di un clamoroso quanto improbabile rinnovo).
La stessa situazione, per intendersi, che riguarda anche Mati Fernandez, l'uomo che nell'ultimo turno di campionato più di tutti ha contribuito a far ottenere al Milan una faticosissima qualificazione ai preliminari di Europa League ma che per il resto - complice la sua proverbiale forma fisica simil-cristallo - ha visto più l'infermeria che il rettangolo verde della San Siro rossonera. La quale, alla luce del faraonico mercato messo in piedi dal Milan, ha scelto da tempo di non riscattare il cileno. Che a questo punto spera di trovare una destinazione in breve tempo onde evitare di finire nel dimenticatoio di Pioli.