GIOVEDÌ... EUROPA LEAGUE!
Finalmente si comincia e si fa sul serio, anche di brutto, perché la partita di stasera contro il Grasshopper conta veramente molto, una stagione intera. Sembra un paradosso, ma il ritorno in Europa passa da questa importantissima gara in terra svizzera e, scongiuri facendo, ci aspettiamo un “buona la prima” che dia il la a tutto il cammino della Fiorentina.
Abbiamo voglia di continuare con i festeggiamenti che martedì sera hanno inebriato i nostri occhi e i nostri cuori, con la presentazione della squadra e della nuova tribuna del Franchi. L’atmosfera è di quelle inebrianti come lo sono le aspettative. Le partite estive sono finite e, per quello che possono contare, con risultati non molto positivi in terra iberica, ma adesso è un altro discorso e siamo sicuri che Montella ha istruito a dovere i suoi uomini.
Lui ha certamente le idee chiare come le hanno anche i tifosi. L’accoglienza riservata ai calciatori al loro ingresso in campo nell’evento di due giorni fa, misura l’umore della città. Grandi applausi per la coppia Rossi – Gomez, ovazione per il grande calciatore, nonché uomo immenso, che risponde al nome di Borja Valero, qualche titubanza sui nomi che ancora non si conoscono bene (promettiamo di impararli velocemente), un po’ di freddezza per il reparto dei portieri (con la speranza che ci sia ancora tempo per acquisirne uno degno della porta viola), insofferenza nei confronti delle “zavorre” Vargas e Olivera (forse era meglio se rimanevano a casa perché deve essere stato imbarazzante anche per loro), stima incondizionata per il nostro capitano Pasqual (veterano di lungo corso per il quale non si capisce il perché di un rinnovo che ancora slitta), applausi affettuosi per gli altri e sonora bordata di fischi per Adem Ljajic. Se non l’avesse capito, ci siamo scocciati ampiamente della sua storia. Purtroppo la soluzione pare ancora lontana e forse destinata a trascinarsi fino alle ultime ore del calciomercato. Il suo dubbio amletico “firmare o non firmare” gli toglie la serenità e l’eventualità di una permanenza forzata, visto che il suo contratto scade del 2014, può portare ad un'altra annata di uggie che siamo però certi che troveranno un’ottima infermeria sulle nuove poltrone della tribuna viola.
In attesa della definizione dell’organico, cominciamo a giocarci la prima partita importante dell’anno, della nuova stagione che ci vede ritornare in Europa. Invadiamo Zurigo, la flemma e la precisione svizzera, con l’allegria e l’entusiasmo caciarone della nostra tifoseria che numerosa (altro segnale di grande amore) spingerà la squadra alla prima impresa.
La Signora in viola