GIOCATORI, Tocca anche a voi
Anno nuovo, vita nuova. E se il buongiorno si vede dal mattino, quelli del 2011 devono iniziare con il sole in casa della Fiorentina. Complici la bufera neve abbattutasi sulla città e l’impegno dell’Inter nel Mondiale per Club, gli uomini viola chiudono anzitempo le fatiche calcistiche del 2010, annus horribilis culminato con la disastrosa eliminazione in Coppa Italia. E pensare che proprio alla vigilia di quella gara, Sinisa Mihailovic era stato chiaro: “dobbiamo tirare fuori gli attributi”, aveva tuonato il tecnico serbo. Parole al vento, visto l’esito finale. E adesso l’eco di quella raccomandazione continua a risuonare nelle orecchie dei giocatori gigliati: la vacanza anticipata deve essere sfruttata al meglio per recuperare energie fisiche ma soprattutto mentali.
Il campionato è ancora lungo e c’è tempo per riprendere gli avversari, ma è pur vero che la situazione in classifica inizia a farsi pericolosa. E viene da sorridere, ricordando che l’obiettivo stagionale era raggiungere la Champions League, conquistata appena 12 mesi fa. Molti dei protagonisti di quell’impresa continuano a vestire la maglia della Fiorentina, eppure adesso sono incapaci di ripetere le loro stessa gesta. Sicuramente pesano le assenze di Montolivo, Frey e Jovetic, ma questa è una scusa troppo debole per giustificare la debacle gigliata: la difesa è spesso sbadata ed incappa facilmente in errori da principianti, Vargas non punge più come una volta e Ljajic alterna prestazioni da big a partite impietose.
E se i tifosi protestano contro la società che preferisce indirizzare capitali in altre direzioni, ci pensa l’ex presidente Della Valle a smentirli, annunciando tre acquisti nel mercato di gennaio. Corvino dovrà approfittarne per portare a Firenze giocatori di primo ordine e che siano in grado di dare una scossa allo spogliatoio: perché la causa del fallimento di inizio stagione può essere una dirigenza poco attenta ai problemi della rosa, una Cittadella progettata ma mai costruita, un allenatore poco esperto o una sessione di calciomercato sbagliata da Corvino.
Però ricordiamo che a scendere in campo non sono loro, ma i giocatori. E se questi ultimi non corrono, difficilmente lo possono fare Della Valle e Corvino dalla tribuna o Mihailovic dalla panchina. Le partite si vincono e sul campo, con grinta, personalità e passione: tutte cose che i viola devono ritrovare. La lunga vacanza di Natale sarà l’ultima occasione per ridere e scherzare. Perché da gennaio, si torna a fare sul serio. La classifica lo chiede, il tifo lo impone.