GENNAIO 2013, Tra maledizione e mercato
Il primo mese del 2013 della Fiorentina si è diviso equamente tra la gioia di un acquisto di caratura mondiale come quello di Giuseppe Rossi e lo sconforto di un solo punto conquistato in campionato nelle quattro gare giocate a gennaio. Con la testa divisa tra mercato e sogni europei, è stato il mese nero della squadra allenata da Vincenzo Montella, con il solo punto messo in banca contro il Napoli nella gara casalinga del 20 gennaio. Le altre gare sono quelle che probabilmente hanno anche ridimensionato un po' i sogni di tutti i tifosi gigliati, che fino a quel momento avevano addirittura sussurrato la parola scudetto. Il tonfo più clamoroso è quello andato in scena al Franchi il 5 gennaio, con i viola sconfitti dal Pescara in una gara ricoperta probabilmente da una maledizione. Sette giorni più tardi, la seconda sconfitta consecutiva fu quella contro l'Udinese, con un Totò Di Natale in veste di uomo mercato, che punì i viola nel 3-1 finale. Il punto col Napoli riaccese le speranze di evitare un mese totalmente nero, che invece si completò ampiamente con la trasferta di Catania, dove la Fiorentina venne sconfitta per 2-1 dalla ex squadra del tecnico napoletano. Insomme un mese da dimenticare, un mese ricoperto da un maledizione che fortunatamente venne spezzata alla prima gara di febbraio con la vittoria per 2-0 contro il Parma.
Sul fronte mercato invece il mese di gennaio è stato alquanto prolifico. Ovviamente considerando l'apertura del mercato di riparazione, il duo Pradè e Macia hanno lavorato in vista della prossima stagione mettendo a segno acquisti mirati che potessero rafforzare la rosa già a partire da giugno. In primis il colpo da dieci e lode: Giuseppe Rossi. Rilevato dal Villareal per una cifra vicina ai 13 milioni di euro, è l'acquisto che ha scaldato i cuori di tutti i tifosi viola. Gli altri acquisti sono stati: Matias Vecino rilevato dal Nacional, giocatore che a detta di tutti il prossimo anno potrà giocarsi addirittura un ruolo da titolare, viste le sue ottime capacità tecniche a centrocampo; Rafal Wolski giovane stellina polacca che sta cercando di assimilare il nostro calcio e soprattutto la nostra lingua; Marcelo Larrondo, attaccante in prestito dal Siena arrivato per rinverdire il palco attaccanti; Marvin Compper, difensore arrivato dall'Hoffenheim che pian piano si sta perfettamente integrando con i meccanismi di spogliatoio ma anche di gioco; ed infine Momo Sissoko, vero oggetto del mistero perchè arrivato come un possibile titolare, fino ad ora ha giocato solo mezz'ora distribuita in tre spezzoni di gara.