GAMBERINI, Il litigio con Mutu solo un'invenzione
A due giorni dall'affascinante sfida dell'Olimpico contro la Roma, la Fiorentina prosegue nel suo programma di allenamento. Prima dell'odierna seduta, prevista fra mezzora, si è presentato nella sala stampa del Franchi il difensore Alessandro Gamberini; ecco le sue impressioni.
Sulla sfida con la Roma, che non arriva forse nel momento migliore: "Sarà difficile a prescindere da questo; in campionato stiamo facendo la nostra parte. Conosciamo le qualità della Roma, adesso ha trovato anche giocatori importanti che non c'erano a inizio stagione".
Bisogna portare in trasferta l'atteggiamento che si ha in casa? "Sicuramente, anche se le ultime partite in trasferta le abbiamo giocate bene e abbiamo sempre provato a fare risultato, e solo un pizzico di sfortuna ci ha impedito di fare risultato".
Qual è l'obbiettivo dopo l'eliminazione in Champions? "Togliersi delle soddisfazioni personali, perchè dall'inizio sapevamo che la Champions era difficile, inoltre per molti di noi era la prima volta. Abbiamo fatto la nostra parte e non ci porteremo dietro rimpianti perchè abbiamo sempre dato il massimo. Questa esperienza ci aiuterà a crescere".
Ancora sulla Roma: "E' una grande squadra con un'ottima organizzazione. Si conoscono da molti anni e hanno giocatori che fanno la differenza".
Ci sono state critiche dopo alcune tue dichiarazioni, specialmente dopo la partita di Roma era venuto fuori che "non c'era squadra": come lo commenti? "Ci sono cose che mi hanno dato fastidio ma che non riguardano il lato sportivo; sono leggende che riguardano un po' tutti. Ci sono rimasto male, io ho preferito stare tranquillo e ho preso un momento di pausa. Ora l'ho superato, sono assurdità. Mi riferisco soprattutto al presunto litigio con Mutu; noi ci troviamo molto bene e spesso usciamo insieme; le prime volte che sono uscite queste voci ci siamo messi a ridere, però poi perduravano e da piccole voci è nata una storia, quindi io ci sono rimasto male. Anche il mio sfogo dopo la partita con la Lazio è stato male interpretato, il mio sfogo non era riferito a rapporti fra giocatori, perchè lo spogliatoio non ha mai avuto problemi, ma era un discorso sull'amalgama fra vecchi e nuovi, che c'era bisogno di tempo per i nuovi di ambientarsi coi nuovi moduli; questa penso sia una cosa fisiologica".
Fra la sfida fra Totti e Mutu: "Sono due campioni, Totti è il simbolo della Roma, affrontare la Roma senza di lui sarebbe stata un'altra partita. Noi, oltre ad Adrian, che è il campione della Fiorentina, dovremo tutti mettere un atteggiamento di determinazione".
Sulla partita col Lione, e sulle amnesie in generale: "Io non sono completamente d'accordo. Se a Lione vincevamo 2-1 e se in casa con la Steaua avevamo la fortuna di fare gol, senza rubare nulla si parlava di un altro girone. Quindi secondo me noi abbiamo fatto il massimo, le occasione le abbiamo avute. Io queste amnesie non le vedo".
Sei il quarto giocatore più impiegato della squadra, come ti vedi nello scacchiere viola? "Come condizione sono il primo ad ammettere che non ho una condizione fisica ottimale, non voglio cercare alibi nè scuse. Ho stretto i denti, ho cercato il recupero prima del dovuto, io sono fatto così e preferisco entrare in campo non al 100% e dare il mio contributo alla causa".
Corvino ha detto che 2-3 giocatori lasceranno la rosa: chi è il più scontento perchè gioca poco? "Io scontenti non ne vedo, anzi vedo sempre molta professionalità negli allenamenti. Nello spogliatoio questi discorsi non vengono fuori, e il rapporto è sempre ottimo fra tutti, fra chi gioca più e chi gioca meno. Chi vorrà intraprendere altre strade riguarderà la società".
Tornando sulla partita con l'Udinese, sui cori dello stadio: "Io penso che siano un diritto del tifoso e di chi viene a vedere la partita. Penso che questa squadra abbia dato molto alla città, comunque noi siamo stati bravi a trasformare i fischi in applausi alla fine della partita; sta a noi ricreare la passione nella gente come l'anno scorso".
Quanto male ti fa sapere che qualcuno ti fischia anche se stai dando il meglio? "Alla fine è questo il nostro lavoro. Penso che dobbiamo alcune volte tapparci le orecchie e continuare a mettere in campo l'impegno; la gente apprezza soprattutto l'impegno e quello non deve mancare mai, insieme alla voglia di sacrificarsi. Questa è una caratteristica che riguarda tutti noi della Fiorentina".
Santana ieri è stato troppo ottimista, dicendo che a Roma si può vincere? "E' normale che ci sia voglia di cercare risultato. Non sarà facile per noi come non sarà facile per loro. Penso che Santana abbia espresso il suo giudizio. Quest'anno abbiamo anche pareggiato con l'Inter, non era facile e da un po' di anni avevamo sempre perso; già questo è un punto di partenza importante per dire che la giochiamo con tutti".
Sui cambiamenti di modulo, in difesa voi cosa preferite? "Non cambia tanto perchè ogni modulo ha i suoi i lati positivi e i suoi punti deboli. La fase difensiva riguarda tutti e non solo i difensori. Col rombo Santana è il primo ha cominciare la pressione, dipende dall'atteggiamento dei giocatori più che dal modulo in sè".
Che momento stai vivendo per la tua carriera? "Io penso a ritrovare la mia condizione e basta, lavoro per quello".