FRATELLI COLTELLI
Sassuolo-Fiorentina non sarà soltanto una sfida particolare con una finestra sulla Champions League ma sarà anche l'occasione di confronto tra Eusebio Di Francesco e Vincenzo Montella, due ottimi ex calciatori alle prese adesso con le prime esperienze sulle panchine di A. La storia che però ruota attorno ai due tecnici è davvero molto particolare. I due - il primo abruzzese, il secondo campano - si conoscono sulle rive dell'Arno e precisamente ad Empoli, dove tra il 1986 ed il 1991 giocano entrambi con la maglia azzurra. Di Francesco, più vecchio dell'aeroplanino di cinque anni, stava allora terminando il suo percorso di maturazione nella Primavera e si accingeva a muovere i primi passi in prima squadra. Montella invece, appena dodicenne, si cimentava per la prima volta con un settore giovanile di livello dopo le esperienze nella sua Campania.
Le strade dei due, da sempre legati da un profondo vincolo di amicizia, si dividono però ben presto, con Di Francesco che nel 1991 riceve la chiamata della Lucchese e saluta l'amico Vincenzo, alle prese con il secondo anno con la maglia i grandi. Passano gli anni, cambiano allenatori ma dopo svariati campionati le strade di Eusebio e Montella si incrociano ancora. Stavolta alla Roma, una società in pieno fermento costruita per la conquista dello scudetto. L'allenatore del Sassuolo - in giallorosso dal 1997 - viene raggiunto nel 1999 dall'attuale mister viola e i due insieme contribuiscono alla vittoria dello storico tricolore romanista nella stagione 2001. Amici, fratelli scudettati ma, questa domenica, avversari. Di Francesco, alle prese con una salvezza difficilissima ed un momento non troppo positivo dentro (le quattro scoppole di Torino) e fuori dal campo (il dramma privato di Francesco Acerbi), Montella alla ricerca del secondo successo consecutivo contro un'emiliana che possa chiudere in bellezza un 2013 da favola. Ma questa volta, le emozioni resteranno da parte.