FORMA DIVERSA, STESSA SOSTANZA. E MULTA
Il segnale è arrivato forte e chiaro direttamente dalla Spagna, per la precisione da Ibiza. Dove Federico Bernardeschi in compagnia degli amici di una vita (qualcuno di loro ha giocato con lui nella Primavera viola fino a pochi anni fa) ha fatto pervenire il suo messaggio d’addio alla Fiorentina, sulla falsa riga di quello che già Kalinic aveva manifestato non più tardi di una settimana fa.
Magari stavolta la forma è sembrata più edulcorata, ma la sostanza è rimasta la stessa. Esattamente del resto come la reazione del club viola, che ha multato tanto il croato (già da ieri al lavoro sotto il sole della Val di Fassa) quanto il suo numero 10. Che, a differenza del centravanti, ha scelto di uscire allo scoperto “sua sponte”, senza essere pungolato o tirato in ballo dalla dirigenza viola in qualche dichiarazione. Una novità non da poco che fa capire come ormai l’esperienza di Berna in maglia viola sia giunta ai titoli di coda.
Non è un mistero infatti che il carrarino, atteso a Moena tra cinque giorni, non si presenterà in Trentino, complice la volontà di Juventus e Fiorentina di chiudere a stretto giro la trattativa (40 milioni più bonus nelle casse dei viola più forse il cartellino di Rincon) e di evitare a Bernardeschi un’inutile passerella coi suoi “vecchi” compagni ed un clima poco conciliante nei suoi confronti sugli spalti del Benatti. Dopo Borja, a che questo rebus sta per essere finalmente risolto.