FIRENZE-MOENA A/R
Un mese è passato dal giorno di apertura della campagna abbonamenti. Al di là dei numeri (fino a qualche giorno fa le cronache raccontavano di circa 3500 tessere vendute) è evidente la fase attendista che contraddistingue anche parte della stessa tifoseria. Perfettamente in linea con i tempi di Pantaleo Corvino la stragrande maggioranza del tifo, per il momento, resta alla finestra in attesa di ulteriori delucidazioni sul futuro.
Anche perchè il poco che proprietà e dirigenza hanno concesso ai programmi futuri, resta opera tutta da scoprire. Migliorarsi, o anche solo confermarsi, nelle zone europee diventa sì l'obiettivo principale, ma con un punto interrogativo legato al budget messo a disposizione in termini di acquisti e monte ingaggi. Quanto alla passione che una squadra, o la sua società, dovrebbe trasmettere ai tifosi, meglio sorvolare.
Eppure, come capitato in tante altre occasioni, la distanza tra la Firenze in attesa e la Moena che osserva il ritiro è già sostanziale. Non mancano, infatti, coloro che già in questi giorni sostengono Sousa e i suoi (giovani) calciatori, a conferma che una passione come quella verso i colori viola si alimenta a prescindere. Anche se dalla società non arrivano segnali poi così incorraggianti e anche se lo stesso allenatore viene raccontato meno allegro rispetto all'anno scorso.
Ed è in effetti una distanza che a Firenze si è già vissuta e registrata, in annate in cui in qualche modo si organizzava una minima sorta di ripartenza. L'attesa per il mercato e un minimo programma futuro contro il cuore e il sostegno a quei colori che si conferma ogni anno, sempre e comunque, a dispetto di tutto e tutti. Anche questo è il luglio della Fiorentina 16/17, sperando che le prossime mosse del d.g. viola possano smuovere i meno fiduciosi e i più scettici.