FIRENZE E MILANO, Due diverse vergogne

29.04.2013 14:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
FIRENZE E MILANO, Due diverse vergogne
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Il giorno dopo Marassi ti svegli con il retrogusto amaro dei brindisi. Quelli del pomeriggio, ma anche quelli interrotti sul più bello della serata. Subito dopo quel gol di Bergessio che aveva spedito in paradiso una città intera. Il tempo di un caffè che ti riporti sulla terra, a meno uno dal terzo posto, e anche la rassegna stampa ti può aiutare a ritrovare la giusta lucidità. Finisce allora che t'imbatti su quanto accaduto sugli spalti di San Siro dove tra un saltello e l'altro alla faccia di Javier Zanetti (bis non richiesto ai cori anti Milito) c'è stato spazio anche per qualche coro contro quei Carabinieri colpiti a freddo ieri mattina a Roma. Chissà quale sontuosa multa verrà comminata al pubblico rossonero evidentemente diverso dall'incivile tribuna della vergogna di Firenze. 

Perchè? Perchè per la fuga (e le offese a una città intera) di Galliani si sprecarono litri d'inchiostro e paginate di definizioni, per le uscite vergognose di ieri sera a Milano, giusto qualche riga. Al massimo un box, non certo in prima pagina, e di poche parole, come del resto trovate sul principale quotidiano sportivo nazionale. Da dove nasce questa differenza? Sarà materializzata dalla diversa entità dell'ammenda che, nel caso fiorentino, fu decisamente pesante tra cori anti Galliani e presunti (sottolineaimo presunti) ululati razzisti?

Non che sfogliare i giornali, sia chiaro, possa limitare la rabbia. Perchè un po' ovunque i concetti sono sempre gli stessi. Come gli errori degli arbitri. Bergonzi, del resto, a Torino fischia in un'unica direzione e condanna il Toro a prendere gol da Vidal dopo un rigore sacrosanto negato non si sa perchè. Ed è più o meno lo stesso atteggiamento tenuto da Massa, con l'illuminante parere di Gianni Mura che ci esenta da giudizi da parte nostra che potrebbero essere tacciati di scarsa obiettività. Così, del resto, scrive l'editorialista su "Repubblica": "Il Milan riscavalca nel posticipo. Succede di tutto. Catania avanti due volte, Pazzini firma due gol, grande festa, ma il 3-2 era irregolare (fallo di Boateng) e anche sotto il profilo del fair play ci sarebbe da ridire. Il gol arriva con Gomez a terra, e poco prima Gomez aveva buttato a lato la palla con El Shaarawi a terra. Così impara. L'arbitro Massa, invece, sa già come si fa carriera".

Ecco qua, dunque, che allora anche qualche presitigiosa penna si è accorta di quanto stia avvenendo gara dopo gara, giornata dopo giornata, seppure in minoranza rispetto al coro di voci che investì Firenze all'indomani della "vergognosa aggressione a Galliani nella tribuna del disonore fiorentino" (tutti termini che ritrovate negli archivi dei principali quotidiani nazionali) poi in realtà sintetizzata giusto da qualche cartaccia e da una monetina non ben identificata. Tra vergogne pubbliche, e vergogne sommerse, prosegue la corsa a due. Ma se non avete il cuore o il coraggio di domandarvi cosa potrà di nuovo capitare a cominciare dal prossimo turno rimettete a posto i giornali, e non prendete nemmeno il caffè. Tanto vale tornarsene a letto.