FIORENTINA, These are the Champions
Possiamo gridarlo, possiamo scriverlo, possiamo esultare. La Fiorentina è in Champions League! Non si riempie completamente lo stadio Eden di Praga, ma non a causa dei tifosi viola. Sono quasi mille i sostenitori gigliati giunti in Repubblica Ceca al seguito del gruppo di Prandelli e al fischio d'inizio il sostegno sembra quello della Curva Fiesole del “Franchi”. Il tecnico gigliato propone un undici senza grandi sorprese, con Gobbi in mezzo al campo confermato dopo la gara d'andata e il duo Osvaldo-Santana alle spalle dell'unica punta Alberto Gilardino. In difesa Gamberini fa coppia con Dainelli, mentre Zauri e Vargas agiscono più larghi. I viola cominciano compassati, ma si tratta soltanto di trovare le giuste misure. Poco dopo il ventesimo la prima di tre occasionissime da rete. Bravo Gobbi a pescare Gilardino con precisa verticalizzazione, altrettanto il difensore dello Slavia Brabec nel deviare la conclusione a botta sicura del centravanti viola che si deve accontentare di un calcio d'angolo. Proprio sul corner Santana si ritrova il pallone fra i piedi a un passo dalla porta difesa da Vaniak, ma l'argentino non ci mette convinzione e conclude debolmente da pochi metri. Qualche minuto e Melo, incontrastato padrone del centrocampo, incorna con precisione costringendo il portiere dello Slavia al miracolo con la deviazione sulla traversa. Risultato fermo sullo zero a zero, ma Fiorentina che dopo i primi 45 minuti di gioco meriterebbe già il vantaggio.
Si ricomincia con due cambi in casa Slavia e la Fiorentina che rimane con gli undici che hanno iniziato il match. Il canovaccio, tuttavia, non cambia e anche nella ripresa la prima occasione è di marca viola. Osvaldo salta bene due uomini e trova il diagonale, ma la palla finisce larga di pochissimo. Lo Slavia prova a reagire, ma restano spazi invitanti per gli attaccanti viola. E' per Gilardino, del resto, la corsia giusta, ma il centravanti dopo una lunga fuga non rimane lucido appena entrato in area e manca il tempo giusto per concludere. I ceki provano a reagire, ma l'unica occasione buona arriva su un colpo di testa alto di Jarolim. Prandelli manda in campo Donadel, Jovetic e Pazzini rispettivamente per Kuzmanovic, Osvaldo e Gilardino, ma i tifosi viola hanno già dato il via al count-down. Minuto dopo minuto la Champions si avvicina fino al fischio finale del direttore di gara che sancisce il trionfo della rincorsa viola durata tre anni. Adesso la Champions League è davvero realtà. Adesso il suo inno risuonerà sul serio al “Franchi”. Adesso tutti con gli occhi a Montecarlo per il sorteggio del girone.