FIORENTINA, Scontri e ri-scontri diretti
Fiorentina-Juventus giocata la prima di campionato toglie molto di quel fascino che questa partita porta con sé da ormai 30 anni. Sotto questo punto di vista la tifoseria viola si è spesso divisa tra quelli che la considerano ancora la “partita” della stagione, e quelli che invece pensano che sia solo uno scontro diretto tra due squadre di vertice. Proprio l’argomento “scontri diretti” è stato, negli ultimi due anni, il tallone d’Achille della squadra di Prandelli.
Analizzando infatti le partite giocate contro le altre “sorelle” che contendono i primi 4 posti alla Fiorentina, si ha lo scadente risultato di 1 vittoria 3 pareggi e 4 sconfitte nella stagione scorsa contro Inter, Milan, Roma e Juvenuts e di 3 sconfitte e 3 pareggi nel campionato 2006-2007 (la Juve era in Serie B). Ecco che il salto di qualità che va chiesto alla squadra è proprio in queste partite, dove non solo le vittorie sono di prestigio ma i punti valgono doppio perché sono quelli che permetterebbero ai viola finalmente di lottare davvero per il tanto sognato 3° scudetto.
Ad esempio la stagione scorsa l’ Inter ha vinto con 85 punti contro i 66 della Fiorentina, ben 19 punti di distacco: un infinità. Ma se ribaltiamo completamente i risultati degli scontri diretti con la viola vincente contro i nerazzurri sia all’andata che al ritorno, l’Inter scende a 79 punti e la Fiorentina sale a 72 con soli 7 punti di differenza, fermo rimanendo ovviamente il resto dei risultati in campionato, diventando così pretendente al primo posto. Stesso discorso vale per la Roma con la quale da 2 anni la Fiorentina pareggia in casa e perde fuori, e 6 sarebbero stati i punti di distacco dai giallorossi in caso di vittoria negli scontri diretti, mentre vincere almeno una delle due partite contro il Milan ci avrebbe garantito più tranquillità nella corsa alla Champions; ricordiamo infatti che il primo dato che viene preso in considerazione in caso di arrivo a pari-merito sono proprio i risultati negli scontri diretti. Sicuramente fare bottino pieno contro le “grandi” la possiamo considerare quasi una “Missione Impossibile” ma è sicuramente l’ultimo grande scalino che la squadra di Prandelli deve affrontare per poter sperare di cucirsi addosso “un sogno lungo 40 anni”.