FIORENTINA-RANGERS 2-4 d.c.r, Rigori amari
L'atmosfera del “Franchi” mette i brividi, mentre i 38000 sostenitori gigliati sventolano le proprie bandierine bianco-viola. Nel settorino sono stipati comunque 2400 scozzesi, mentre gli altri 5000 si godono il match all'interno del Mandela Forum. Il tempo di strabuzzare gli occhi per il risultato da Pietroburgo, con lo Zenit primo finalista Uefa, che le squadre scendono in campo in una vera e propria bolgia. Prandelli conferma Liverani in mezzo al campo, mentre il resto della formazione è quella che ha affrontato la Samp. Nei Rangers recupera David Weir e Darcheville fa la boa là davanti. L'avvio gigliato è sulle ali dell'entusiasmo, con Gobbi che penetra bene in area e viene fermato, poco dopo un buon traversone di Santana non viene sfruttato a dovere. I viola continuano a giocare ma col tempo si scontrano contro la diga degli scozzesi che si difendono con ordine. Solo Montolivo ci prova con un paio di conclusioni da fuori area ma senza fortuna. Il primo tempo sfila via così', con la Fiorentina che prova a impostare e i Rangers che si difendono tutti dietro la linea del pallone. Intanto Prandelli è costretto a rinunciare a Donadel, colpito duro, e manda dentro Kuzmanovic, ma il primo tempo si chiude a reti inviolate.
L'inizio della ripresa vede una Fiorentina più intraprendente con una bella girata di Pazzini larga di poco e una serie di calci d'angolo sui quali i viola non trovano mai la deviazione vincente. Ci prova Ujfalusi, allora, ma il suo tiro è alto sopra la traversa. Intanto Smith richiama Darcheville e manda dentro Cousin, ma la scacchiera non cambia. In una rara sortita, offensiva anche i Rangers trovano la prima conclusione a rete, ma il tocco di Davis è facile preda nelle braccia di Frey. Ma non è l'unico intervento che il portiere è chiamato a compiere, e si ripete, su un tiro ben più difficile, poco dopo su Nacho Novo. La Fiorentina, sugli sviluppi di un calcio di punizione, va vicinissima al gol, ma il tanto agognato centro non arriva e si va ai tempi supplementari.
In avvio di primo tempo supplementare la Fiorentina sfiora il gol con Vieri, ma il suo sinistro in corsa è largo di pochissimo. Sempre Vieri è il riferimento della manovra gigliata senza però che arrivi il pallone giusto. Nel corso del secondo tempo supplementare Cousin si prende in un battibecco con Liverani e rimedia il secondo giallo che gli costa l'espulsione. Nonostante la superiorità numerica, però, la Fiorentina non riesce a sfondare (nonostante Vieri si renda pericoloso in almeno tre circostanze ravvicinate) e dopo due gare, e due tempi supplementari, la semifinale di Uefa si decide dagli undici metri alla lotteria dei calci di rigore.
Amarissima la lotteria dei rigori. Frey para il primo tiro dagli undici metri, ma Liverani e Vieri sbagliano e Nacho Novo sigla il rigore decisivo che manda i Rangers in finale a Manchester, e rimanda la Fiorentina ai propri incubi. In 180 minuti gli scozzesi non hanno mai tirato in porta, ma il loro obiettivo (quello di non giocare) li lancia in finale.