FIORENTINA, Qualcosa è cambiato

22.12.2008 14:00 di  Matteo Magrini   vedi letture
FIORENTINA, Qualcosa è cambiato
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C'è un film, straordinario, con Jack Nicholson, nel quale la star americana interpreta la parte di un maniaco ossessivo. Ad un certo punto, incontra una donna straordinaria e, suo malgrado, si innamora di lei. L'amore per questa donna lo fa sentire meglio, lo stimola a lottare per uscire dalla sua malattia. "Qualcosa è cambiato", è questo il titolo del film.


In casa viola la stagione sembrava esser nata sotto una luna storta, nonostante la qualificazione alla fase a gironi della Champions League. Il caso Mutu, le difficoltà e le forti critiche a Vargas, le perplessità su Felipe Melo, fino ad arrivare alla tremenda serata romana, a quel devastante 3-0 sul campo della Lazio che sembrava aprire una crisi sconosciuta alla viola targata Prandelli. E fu proprio lui, il tecnico di Orzinuovi, a lanciare l'allarme: "Quì ognuno pensa al suo orticello, i nuovi non legano con i vecchi. Così non andremo da nessuna parte".

 

 Il gruppo, i giocatori, furono messi davanti alle loro responsabilità, ma prima di uscire davvero dal momento difficile, la squadra ha dovuto lavorare e patire moltissimo. Il bel gioco non arrivava, il centrocampo faceva una fatica enorme a creare, Mutu non ingranava. Quella serata romana, comunque, è stata la prima piccola svolta stagionale, perchè la Fiorentina, tutta, ha preso coscienza delle difficoltà, ha guardato negli occhi la realtà.

 

 C'è stato poi il secondo tempo della gara con l'Udinese, quello svantaggio ribaltato con 45' minuti devastanti, travolgenti, dopo un primo tempo nel quale gli uomini di Prandelli avevano rischiato di affondare, sotto i colpi dei bianconeri e, soprattutto, sotto i fischi ed i cori di contestazione dell'Artemio Franchi. Poi la doppietta di Montolivo, il dito a zittire tutti, il 4-2 finale. Bella vittoria, ma ancora polemiche e, soprattutto, in trasferta arrivava, puntuale, la sconfitta. Siena, Cagliari, Roma.


Ecco, Roma, di nuovo. Di nuovo nello stadio del tracollo, di nuovo "sul luogo del delitto". Forse è stata davvero la sfida con i giallorossi a segnare la svolta per questa Fiorentina. Prandelli, a fine partita, disse: "Oggi siamo stati squadra, abbiamo giocato con grande personalità, da ora in poi ne perderemo poche di gare". Detto, fatto. Tre trsferte e tre vittorie. Mai era successo alla Fiorentina targata Prandelli.


Ora, davvero, qualcosa è cambiato. Ora il centrocampo controlla le partite a suo piacimento, ora Vargas spinge con cattiveria, Montolivo attacca con continuità l'area di rigore ed ha già realizzato tre reti, ora, Felipe Melo, trascina pubblico e compagni, ora Mutu sta bene, e fa la differenza. Ma, soprattutto, si respira un'aria diversa all'interno del grupp. Basta guardarli negli occhi, basta guardare come si muovono sul campo. La Fiorentina è cambiata rispetto ad inizio stagione, qualcosa, al suo interno, è cambiato, e ha reso una rosa di ottimi dio giocatori un gruppo straordinario, capace di volare verso mete elevatissime. C'è un'atmosfera splendida, a Firenze e nella Fiorentina, i ragazzi in maglia viola hanno riconquistato la città e ora, il potenziale di questo binomio Firenze-Fiorentina, è straordinario.

 

 Qualcosa è cambiato, la squadra non si avvita più su se stessa, intorno a polemiche isteriche, non ha più bisogno di trovare se stessa. Ora la Fiorentina sa chi è, e lo sa Prandelli, che non a caso ha provato ad alzare l'asticella. Sognare si può, l'importante è restare squadra umile e affamata. Qualcosa è cambiato, la Fiorentina va in vacanza con la consapevolezza di essere davvero una grande squadra. E' questo il regalo che vogliamo per Natale: non esser più costretti a tornare indietro, a rivedere i giudizi. Se qualcosa è cambiato, che lo sia per sempre