FIORENTINA-PRIMAVERA, I PIU' E I MENO DELLA GARA

A cura di Marco Sarti e Marco Gori
13.08.2011 17:46 di  Redazione FV   vedi letture
FIORENTINA-PRIMAVERA, I PIU' E I MENO DELLA GARA
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ultimo giorno a San Piero a Sieve per la formazione di Sinisa Mihajlovic che, per congedarsi dal pubblico del Mugello, ha scelto l'amichevole contro la Primavera di Leonardo Semplici. La partita finisce 6 a 1 per la prima squadra, ecco i più e i meno del match:

I PIU' DELLA GARA

JOVETIC: Che sia il giocatore (con Ljajic) dotato del maggiore tasso tecnico si sapeva. Il problema è che, quando stai fermo per un anno, uno magari se lo dimentica. Ecco, questa partita - come le altre di questa pre-season - hanno ricordato a tutti chi è Stevan Jovetic. Tocco fino, dinamicità e potenza per un ragazzo che quest'anno è atteso al grande riscatto. Intanto, aspettando l'inizio della stagione, delizia i tifosi con serpentine in velocità e tocchi mai banali. E' tornato.

GILARDINO: Le voci sul suo passaggio al Genoa sono ancora forti. Lui pare non ascoltarle e continua a fare ciò che universalmente gli riesce di più: segnare. E per non fare un torto a nessuno ne segna due anche stavolta, magari meno belli di quelli di mercoledì scorso ma comunque con la sua firma. Nel mezzo alle due reti sempre il solito gioco di sponda e di sudore senza molti rifornimenti.

BABACAR: La Pantera del Senegal entra nel secondo tempo e questa volta riesce, alla prima, a incidere in maniera pesante sulla partita. Palla in profondità dal centrocampo e Babacar si insinua tra i due difensori e supera, con un preciso stop a seguire, Pazzagli. Bel gol che probabilmente lo sblocca psicologicamente. Infatti, dal quel momento in poi, è un Babacar vivo, lucido, convinto come poche volte si era visto in questo pre-campionato. Una buona prova che fa morale, per un ragazzo che non può permettere di perdersi.

ACOSTY (PRIMAVERA): Nei primi dieci minuti del primo tempo la sensazione che abbia sbagliato squadra è forte. Nella Primavera ci sta effettivamente abbastanza stretto. Ed infatti, nel primo quarto d'ora, fa ammattire Pasqual nemmeno fosse targato Barcellona: velocità, tecnica e agilità fuori dal comune. Ragazzo da seguire attentamente e, magari, vedere in situazioni ben più pressanti sia psicologicamente che fisicamente.

I MENO DELLA GARA:

PASQUAL: Non una gara insufficiente, sia chiaro. Però nei primi quarantacinque minuti soffre la velocità e l'intraprendenza di Acosty. Soprattutto nel primo quarto d'ora di gioco gli scappa due volte ed una volta è fatale visto che il giovane ghanese batte Boruc per l'uno a zero parziale. Inoltre spinge poco sulla fascia, lasciando a Jovetic tutto il peso della fase offensiva.

MONTOLIVO: Probabilmente passare dai quarantacinque mila di Bari ai due mila di San Piero a Sieve è una bella botta. Probabilmente risente ancora delle scorie della sfida (giocata da campione) contro la Spagna. Però, nel tempo giocato, è parso abulico, malinconico, fuori dal gioco. Tanto che tutte le azioni pericolose sono sempre arrivate dall'esterno. Il caldo ha, poi, sicuramente influito.

BORUC: Anche in questo caso, non una partita nel complesso insufficiente ma comunque viziata da un grave errore all'inizio che non si è trasformato in gol per pura fortuna e caso. Errore da non ripetere quando le partite avranno ben altro spessore ed importanza. Niente da fare sul gol: Acosty, dopo aver saltato Pasqual, fa un gran numero. Nessuna colpa dell'estremo difensore polacco.